Nella stessa serata altri tre casi
JESOLO. Altri tre casi sabato notte. Almeno altri tre giovani visitati al pronto soccorso di Jesolo, tutti positivi ad alcol e droghe. Ragazzi tra i 20 e i 30 anni che avevano abusato di vari sostanze, quali marijuana, cocaina, droghe sintetiche e acidi. Camminavano come "zombie" e gli amici più coscienziosi hanno ben pensato di accompagnarli al pronto soccorso. Loro sono stati più fortunati, ricoverati per breve tempo fino a quando si sono rimessi in piedi. I sintomi sono sempre gli stessi, ipertermia, forte stato di agitazione, confusione. Non sempre, per fortuna, gli esiti sono tragici come nel caso del ragazzo trentino che ha perso la vita. A volte bastano analisi, flebo, sostegno delle attività vitali e altre valutazioni in base al problema emerso, sia cardiaco o respiratorio, per salvarli. L'esperto dottor Fausto De Ferra, da anni in forza al pronto soccorso di Jesolo, ne ha viste davvero tante di situazioni al limite. «Purtroppo», dice il medico, «in occasione di grandi eventi e feste di un certo tipo questi episodi si verificano con regolarità preoccupante. Abbiamo una sola arma per evitarli prima che sia troppo tardi, ed è quella della prevenzione in ogni sua forma. In questo campo possiamo fare ancora molto, sensibilizzare i giovani, far loro capire, anche con un impatto forte, quello cui vanno incontro. Dobbiamo farlo assieme, tra sanitari, istituzioni, gestori di locali, forze di polizia, perché il segnale sia forte».
L'Asl 10 sta ancora coordinando varie iniziative e una in particolare con i sanitari del pronto soccorso e i locali per proiettare le immagini di volti di ragazzi e ragazze sfigurati dal consumo di stostanze.
«Cercare il divertimento, lo sballo, o cancellare dei problemi con il consumo di droghe, serve solo a rovinare la vita di chi le assume e di chi gli sta attorno». Il primo commento del direttore generale dell'Asl 10, Carlo Bramezza, suona come un monito ai giovani che frequentano i luoghi di svago e divertimento. Un appello rivolto proprio al culmine della stagione quando spesso il divertimento si declina negli eccessi e la trasgressione. (g.ca.)
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia