Nel Veneziano, meno rapine, ma più furti e reati legati alla droga
VENEZIA. Diminuiscono le rapine in abitazione, ma aumentano i reati in genere, soprattutto quelli da strada.
È la fotografia restituista dai dati della Prefettura di Venezia sui crimini perpetrati nel 2017 rispetto all'anno precedente.
I furti in abitazione in tutto il territorio metropolitano diminuiscono del 2,5%, al pari delle rapine in casa (-3,7%). Giù anche i furti negli esercizi commerciali. Tendenza opposta, invece, non solo per i reati in generale (+3,9%), ma anche per i furti (+5,5%), le rapine (+8,9%), le aggressioni in strada a scopo di rapina (+5,8%), con incremento dei reati in materia di stupefacenti (+21,9%) e dei borseggi, i furti con destrezza (+35,6%).
Per mettere a punto contromisure coordinate e incentivare l'utilizzo della videosorveglianza, sono state convocate diverse riunioni del Comitato provinciale per la sicurezza pubblica.
In ottica di coordinamento tra forze di polizia sarebbe in dirittura d'arrivo un Patto metropolitano «Venezia sicura», con l'obiettivo di incentivare azioni sinergiche tra polizia locale e le altre forze dell'ordine, anche attraverso la costituzione di una cabina di regia, mettendo nel mirino soprattutto il quartiere Piave di Mestre e le strade calde di Marghera. «Stiamo lavorando su queste problematiche - ha commentato il prefetto Carlo Boffi, dal 30 aprile in pensione - mi spiace lasciare l'incarico prima di poter mostrare i risultati. Ma arriveranno».
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