Nel Veneto orientale la "vecia" si specchia sui fiumi

Tra le più suggestive la festa a Concordia sul Lemene, a San Donà sotto il ponte della Vittoria, a Jesolo lungo il Sile. Si parte dal pomeriggio

SAN DONA'. Il nome (panevin, casera o pavineri, per citarne alcuni) varia da zona a zona. Ma, in qualunque modo li si voglia chiamare, stasera in tutto il Veneto Orientale sarà la notte dei fuochi. Centinaia di pire bruceranno in tutto il territorio, per rinnovare una tradizione che affonda nella notte dei secoli.

A San Donà i primi fuochi inizieranno già nel tardo pomeriggio. Alle 18.20, nella golena sotto il ponte della Vittoria, sarà acceso il panevin dei bersaglieri, organizzato dalla locale sezione dell’Anb. L’accensione sarà preceduta, dalle 17.30, dalla distribuzione dei dolci da parte della Befana in piazza Indipendenza e dal corteo della fanfara lungo le vie del centro. Altri panevin sono previsti in tutte le frazioni della città.

E per gli amanti di questa tradizione domani, giorno dell’Epifania, si replica con il panevin di Ca’ Tessere. Un’edizione speciale per i 25 anni di attività dell’associazione solidarietà “Insieme si può”. La festa inizierà alle 15.30, l’accensione del falò alle 17.30.

Tornando a oggi, ecco gli appuntamenti negli altri Comuni. Tre i panevin a Noventa: alle 18.45 a Ca’ Memo, alle 19 a Romanziol e alle 20 a Santa Teresina. A Meolo appuntamento a Marteggia alle 18, per il panevin del Gruppo Remiero con l’arrivo della befana in barca. Alle 20 il falò sarà acceso a Losson. Anticipa tutti Musile, dove il panevin brucerà alle 17.30 nell’area degli impianti sportivi.

La tradizione è molto forte anche sul litorale. A Eraclea il ritrovo è fissato alle 18. 30 in riva al Piave. A Jesolo appuntamento alle 17.30 lungo il Sile, vicino al municipio. Altri falò saranno allestiti, alla stessa ora, dal comitato Sabbiadoro (vicino all’ospedale), a Ca’ Fornera, in piazza Trieste, nella zona artigianale di Jesolo Paese e dal Comitato Marconi. A Cavallino-Treporti i roghi dell’Epifania sono denominati pavineri. Oggi bruceranno alle 18 a Cavallino, alle 18.30 a Ca’ Ballarin e alle 19 a Treporti. La tradizione proseguirà domani.

Nel Portogruarese la denominazione tipica delle pire è, invece, casera. Una delle più suggestive, per dimensioni e scenario, è la casera che si organizza a Concordia Sagittaria sul fiume Lemene, in pieno centro. L’accensione è prevista alle 20, ma quest’anno la festa inizierà già alle 17 con la Befana, l’aperitivo e proseguirà in musica fino alle 24. A Portogruaro, tra i tanti falò previsti, spiccano la grande casera di Pradipozzo che, organizzata dal Gruppo Avis, brucerà alle 20.15 in via San Biagio. E la casera di Summaga, che sarà accesa alle 20.30 nella corte abbaziale.

A Torre di Mosto la tradizione si ripeterà alle 18 in piazza Indipendenza nel capoluogo, alle 19 a Boccafossa e alle 20 a Staffolo. Caorle: oggi alle 17.30 brucerà la casera di Porto Santa Margherita. Mentre domani alle 17.30 la casera sarà accesa sulla spiaggia della Sacheta, vicino al santuario della Madonna. Altre casere molto suggestive sono quella di Annone e di Blessaglia (oggi alle 20), della Borgata Concezione a Cinto (domani alle 17.30) e sul Malgher a San Stino (domani ore 18). —


 

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