Nel Basso Piave la strage silenziosa di uccelli investiti. Gli esperti: «Qui specie a rischio»
JESOLO. «Troppi uccelli morti in strada». Come l’airone cenerino investito a Caposile qualche giorno fa, trovato con il becco scheggiato dopo la collisione con una macchina. A lanciare l’allarme è la Lipu di Venezia per bocca del delegato, Gianpaolo Pamio: «Da inizio primavera ci sono giunte diverse segnalazioni di uccelli di varie specie, feriti o uccisi nella viabilità soprattutto periurbana ed extraurbana» spiega il responsabile. Un tema caldo in questo periodo, in cui vengono investiti daini e caprioli nel Veneto orientale, per non parlar degli scoiattoli di Mestre e del Terraglio.
Le specie più colpite
Le famiglie di uccelli più colpite sono gli “ardeidi” cui appartengono le specie degli Aironi, la famiglia dei “rallidi” come, ad esempio, la gallinella d’acqua, investita perché è solita camminare a bordo strada in prossimità di aree umide, la famiglia degli “strigidi” come la “civetta” e il gufo, che avendo abitudini crepuscolari e notturne rimane abbagliata dai fari dei veicoli.
Le cause
Precisa Pamio: «Per quanto riguarda i trampolieri, tra le specie più conosciute annoveriamo l’airone cenerino, il tarabuso, il tarabusino, la nitticora, la garzetta, l’airone guardabuoi, l’airone bianco maggiore. Gli “ardeidi” hanno la criticità di essere particolarmente vulnerabili nelle collisioni da traffico veicolare, in quanto nell’alzata in volo non hanno inizialmente una traiettoria ben definita e si manifesta incerta, questa rimane una caratteristica della specie».
Le conseguenze
Spiega la Lipu: «La frammentazione degli habitat, la sottrazione di siepi ed alberi a bordo strada, la vicinanza di canali, rogge, stagni, fiumi rispetto alle strade determinano fattori di alta mortalità per gli aironi. Prendendo in esame l’airone grigio, questa è una specie svernante e nidificante, è un migratore di medio raggio e la Val Padana ospita tra le più numerose colonie dell’Europa Meridionale, si ciba di pesci, anfibi, bisce l’acqua, piccoli invertebrati. La mortalità di un esemplare adulto in periodo di nidificazione può compromettere l’intera nidiata di giovani aironi che si troverebbero senza sostentamento».
L’appello
Il consiglio: «La costruzione di nuove strade, la crescente urbanizzazione del territorio senza adottare misure di mitigazione e corridoi ecologici per lo spostamento di animali tra territori, sta mettendo in serio pericolo il futuro di alcune specie».
Cosa può fare l’automobilista? «In prossimità di aree verdi ed umide, cercare di ridurre la velocità del proprio veicolo e nel caso noti un uccello la cui traiettoria incrocia quella della strada percorsa, indipendentemente dal senso di marcia, ridurre ulteriormente la velocità, anche fermandosi, se notiamo soprattutto uno “strigide” che abitualmente si posiziona a terra, in piena carreggiata».
In caso di investimento di un animale fermarsi e chiamare un numero di emergenza oppure di soccorso animali, presente nel sito di Sezione www.lipuvenezia.it.
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