Nel 2016 meno aziende in crisi Bizzotto: «Quadro incoraggiante»

I dati di Veneto Lavoro segnalano comunque la crescita delle ore di cassa integrazione straordinaria Secondo il segretario della Cisl veneziana ancora in difficoltà l’edilizia e la grande distribuzione
Di Gianni Favarato
GIORNALISTA: Favarato.AGENZIA FOTO: Candussi.LUOGO: Novotel Mestre.DESCRIZIONE: assemblea CISL Venezia - nella foto il nuovo segretario generale Paolo Bizzotto
GIORNALISTA: Favarato.AGENZIA FOTO: Candussi.LUOGO: Novotel Mestre.DESCRIZIONE: assemblea CISL Venezia - nella foto il nuovo segretario generale Paolo Bizzotto

Il peggio della crisi finanziaria ed economica internazionale cominciata alla fine del 2008 sembra essere alle spalle, ma una netta ripresa con il ritorno alle situazione pre-crisi è ancora lontano, soprattutto per alcuni settori come la grande distribuzione, l’edilizia e il tessile-abbigliamento.

È questa la situazione fotografata dall’agenzia regionale Veneto Lavoro nei primi tre mesi del 2016. I dati, elaborati dall’ufficio studi della Cisl del Veneto, mostrano una situazione dell’economia locale ancora problematica, ma non più drammatica. Le aziende che hanno avviato la procedura di crisi per difficoltà finanziarie o di mercato e avviato processi di ristrutturazioni nei primi tre mesi dell’anno in corso si sono ridotte a 26: l’anno scorso nello stesso periodo erano state 41 e nel 2014 73.

Di conseguenza si è ridotto anche il numero di lavoratori coinvolti dalle crisi aziendali: da gennaio a marzo di quest’anno sono stati 342, a fronte dei 1.043 dell’anno scorso e dei 2.293 del 2014. Si riduce, anche se lentamente e solo rispetto all’anno scorso, lo stock di dipendenti di aziende in crisi inseriti nelle liste di mobilità: nel primo trimestre del 2016 sono stati 3.937, l’anno corso erano stati 4.253 e nel 2014 3.663.

In decisa riduzione anche il numero degli accordi sottoscritti nelle aziende in crisi che fanno richiesta della cassa integrazione straordinaria: erano 40 nel primo trimestre del 2014, sono passate a 26 nel 2015 e nel 2016 si sono ridotte a 11. Il numero delle ore di cassa integrazione straordinaria autorizzate sembra in leggero aumento - 1.468.000 nei primi tre mesi del 2016 a fronte di 1.215.000 nel 2015 ma ben al di sotto dei 2.612.000 del 2014, tuttavia deve essere considerato che i riferimenti temporali delle ore autorizzate non coincidono con quelli del’effettivo utilizzo.

Per Paolo Bizzotto, segretario generale della Cisl veneziana, «il quadro congiunturale dell’economica veneta e veneziana locale è finalmente incoraggiante. I disoccupati sono però ancora tanti e gli indici di occupazione restano insufficienti, ma non tutti i settori vivono la stessa situazione. D’altra parte il ricorso alla cassa integrazione straordinaria, modificato e reso più difficile con la nuova legge, sta lasciando sempre più il posto ai contratti di solidarietà. Oltre all’edilizia, uno dei settori più in difficoltà è la grande distribuzione, in un’area metropolitana come quella veneziana dove coesistono numerosi centri commerciali di grandi dimensioni che risentono dell contrazione dei consumi. Anche per i settori tessile, abbigliamento e calzaturiero continua lo stato di crisi. Il turismo continua invece ad essere un settore di punta, ma sono in ripresa anche pezzi del settore metalmeccanico, della chimica non di base e della gomma».

«Per sollecitare i settori più in difficoltà a riprendersi e per sostenere i settori produttivi già in ripresa», conclude Bizzotto, «bisogna mettere in campo investimenti e politiche attive del lavoro anche a livello locale».

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