«Nel 2016 l’elezione del Doge». I Serenissimi scrivono a Renzi
VENEZIA. Il 23 aprile del 2016 la riunione del Maggior Consiglio. E il 16 maggio l’elezione del 121esimo Doge di Venezia. Ci credono i nostalgici della Serenissima. E adesso il presidente del governo della Repubblica Veneta, l’editore veneziano Albert Gardin, lo ha comunicato ufficialmente con una lettera al «collega» Matteo Renzi, capo del governo italiano. «Come Lei sa, il nostro Stato si trova illegittimamente sotto occupazione straniera dal 1797», scrive Gardin, «situazione che la nostra cultura e la nostra società non hanno mai accettato».
Così nel corso del 2016, annuncia Gardin, «saremo particolarmente impegnati nel completamento del quadro istituzionale della Repubblica Veneta con la ricomposizione del Maggior Consiglio e l’elezione del 121esimo Doge». «Ciò consentirà finalmente», continua, «ai nostri due Governi di iniziare a trattare paritariamente tutti i problemi connessi alla restituzione dei territori e degli immobili, e dei beni della Serenissima all’autorità veneta, aprendo un nuovo e positivo capitolo di relazioni tra i due Stati». La lettera termina con l’invito all’«illustre collega, responsabile dello Stato occupante», di voler dare disposizioni per l’utilizzo del palazzo Ducale e della Basilica in quei giorni».
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