«Nei nostri cuori rimarrete per sempre»

Fossalta. Tremila persone ai funerali di Massimiliano, Tiziana e del piccolo Lorenzo Carrer, vittime alla Solfatara
Lamantea- Dino Tommasella - Fossalta di Piave - Funarale Carrer Massimiliano; Zaramella Tiziana; Carrer Lorenzo; La folla e i ragazzi del rugby
Lamantea- Dino Tommasella - Fossalta di Piave - Funarale Carrer Massimiliano; Zaramella Tiziana; Carrer Lorenzo; La folla e i ragazzi del rugby
FOSSALTA DI PIAVE. Le tre bare ornate di rose che escono in fila dalla chiesa. Quella bianca del piccolo Lorenzo al centro, tra i feretri dei genitori Massimiliano e Tiziana, a proteggerlo anche in quest’ultimo viaggio. Distesa sulla bara bianca la maglia del Rugby San Donà, la squadra in cui Lorenzo giocava. Adagiati sopra i cartoncini colorati con i ricordi scritti dai compagni di classe, insieme ai braccialetti adornati con i “colori della vita”. E poi quell’ultimo saluto dei compagni dell’Under 12 del rugby, che si sono raccolti in un abbraccio al feretro del loro amico, come tante volte avevano fatto prima di ogni partita.


È l’ultima immagine, la più intensa, che resterà del pomeriggio di dolore che hanno vissuto, ieri, Fossalta di Piave e Meolo. Almeno tremila persone hanno partecipato ai funerali di Massimiliano Carrer, Tiziana Zaramella e del piccolo Lorenzo, le tre vittime della tragedia della Solfatara.


Già un’ora prima delle esequie, la chiesa era stracolma. Mentre all’interno si recitava il rosario, è arrivato il corteo delle autorità con in testa i gonfaloni dei Comuni di Fossalta, Meolo e Pozzuoli. Ai funerali ha presenziato il prefetto di Venezia, Carlo Boffi. Con lui il vicepresidente della Regione Gianluca Forcolin. Oltre ai sindaci di Fossalta, Massimo Sensini, di Meolo, Loretta Aliprandi, di Quarto d’Altino, Claudio Grosso e vari amministratori. E poi la delegazione di Pozzuoli, con il sindaco Vincenzo Figliolia.


Un applauso ha accompagnato il messaggio che i compagni di scuola della media di Fossalta hanno rivolto a Lorenzo. «Guardare il tuo banco vuoto ci mette tristezza e qualche volta scende una lacrima», hanno scritto i ragazzini, «con la maggior parte di noi hai fatto un percorso in cui siamo cresciuti insieme a partire dall’asilo. Abbiamo condiviso momenti felici. Ma una cosa ti vogliamo dire: questo percorso non è finito, perché tu sarai sempre nei nostri cuori».


«Ti abbiamo accompagnato fin da quando hai varcato le porte della scuola con la voglia di scoprire il mondo», hanno aggiunto le insegnanti, «ti dimostravi attento e curioso di sapere. Ci ha colpito il tuo essere sensibile e disponibile con tutti i compagni. Impossibile dimenticare i tuoi genitori, sempre presenti e attenti».


Dal pulpito sono stati ricordati Massimiliano e il suo lavoro di ingegnere informatico. E Tiziana, con il suo grande impegno a fianco dei figli. «La tua tenacia e costanza ti hanno portato a raggiungere ciò che era importante per la scuola. Mi piace ricordarti con il sorriso e quella leggerezza che era la tua forza», ha scandito un’amica.


Il funerale è stato celebrato da don Marino Zaratin, insieme a don Umberto Modolo e a don Roberto Mistrorigo. «È difficile accettare la realtà della morte e lo è ancor più quando colpisce persone della stessa famiglia», ha esordito don Marino. Poi ha citato San Francesco: «Come lui, anche questa famiglia era mossa dal desiderio di contemplare le meraviglie del creato, le emissioni di vapore della solfatara».


Il parroco ha paragonato la tragedia di Pozzuoli all’alluvione di Livorno, dove un nonno e un papà sono morti per tentare di salvare un figlio, proprio come Tiziana e Massimiliano hanno cercato di salvare Lorenzo. «Terremoti, vulcani e solfatara sono in parte imprevedibili. Ma per la parte di tragedia che si può prevenire Maria ci insegna a prevenire e rimediare», ha ammonito don Marino. Riservando l’ultimo pensiero al piccolo di 7 anni, secondogenito dei Carrer e unico superstite. Lui ai funerali non c’era, i parenti lo hanno preservato da quest’ultimo strazio.


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