Negoziante picchiato, torna incubo baby gang
MESTRE. «Quello che mi ha lasciato l’amaro in bocca è il fatto che i ragazzi non si stavano rendendo conto di quello che stavano facendo. Spavaldi mi hanno risposto che tanto “voi non potete farci nulla perché noi siano minorenni”». A parlare è Francesco Rinaldini, il negoziante picchiato da ragazzini di 14 anni, tra cui una ragazza. L’episodio lunedì sera, in via San Donà a Favaro, nel negozio di abbigliamento Crazy O’. Gli aggressori sono due ragazzi e una ragazzina. Il più grande compie 15 anni fra quattro giorni, gli altri due sono entrambi 14enni. Con loro c’erano un’altra ragazzina, che non ha partecipato all’aggressione, e un ragazzo che si è allontanato dal luogo dell’aggressione prima dell’arrivo della polizia. Quest’ultimo era il palo. Gli investigatori sospettano che siano i responsabili di altre aggressioni. Sono i ragazzi che 15 giorni fa, hanno messo i pezzi di cemento sulla rotaia del tram? In questo momento non viene escluso nulla.
«Ero in negozio da solo, quando sono entrati due ragazzini. Hanno voluto vedere un giubbotto esposto in vetrina. Ho spiegato loro che non era della loro taglia, era grande. Uno dei due mi ha risposto che voleva provarlo lo stesso anche perché lui è parecchio alto. Mentre lo sta provando entra mio figlio che mi dice: papà ti stanno portando via uno dei distributori di palline. All’esterno infatti abbiamo due distributori di palline per i bambini. Corro fuori e c’è una ragazzina che si sta portando via uno dei contenitori. Quando mi vede scappa, prima di essere raggiunta ha gettato lontano il distributore. Quando sono riuscito a fermarla ha iniziato a gridare e io l’ho lasciata andare, temevo che qualcuno mi prendesse per un maniaco o per una persona che voleva fare del male alla ragazza», continua Rinaldini.
«Quindi sono tornato indietro. Era evidente che i due ragazzi erano d’accordo con la ragazzina. A quel punto ho chiesto loro di andarsene. I due invece hanno cominciato a inveire, a minacciare: io e mio figlio li abbiamo invitati ad andarsene. Per tutta risposta mi hanno detto che non potevamo fare loro nulla, in quanto minorenni. Non contento uno dei due mi ha sferrato un violento pugno su un occhio. Quindi sono scappati. Nel frattempo era stata chiamata la polizia e qualcuno li ha visti dirigersi verso la fermata del tram appena arrivato. A fare il palo all’esterno del negozio c’era un altro ragazzo che li ha avvisati dell’arrivo del tram. Mentre questo si allontanava i due entrati nel negozio e la ragazzina che aveva preso il contenitore di palline sono saliti in tram. I poliziotti li hanno bloccati e portati in questura. Una ragazzina che era con loro ma che non aveva fatto nulla è stata rilasciata subito. Ho fatto denuncia».
Sull’accaduto indagano gli agenti delle volanti che vogliono individuare anche il quinto ragazzo. Il modus operandi e la descrizione dei ragazzini ricordano un’altra baby gang su cui stanno indagando gli agenti della Squadra Mobile.
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