Negoziante di 71 anni pedinata e rapinata
CAMPALTO. Spinta a terra e rapinata della borsa nella quale custodiva quattrocento euro, l’incasso della sua giornata di lavoro, e anche alcuni effetti personali. Vittima dell’aggressione, avvenuta martedì sera, è stata Marilena Franchin di 71 anni che assieme alla figlia Carlotta gestisce il noto negozio di abbigliamento “Marilena” al civico 304 di via Gobbi, a Campalto. «Ha preso un bello spavento ma sta bene», racconta la figlia Carlotta, «è una donna forte e non si perde certo d’animo». Martedì sera la donna ha chiuso il negozio intorno alle 19.30 dopo che la figlia era già andata a casa da alcuni minuti. Ha attraversato la strada e si è incamminata verso casa, distante solo pochi minuti dal negozio.
Un tragitto che la donna fa sempre a piedi, anche per prendere un po’ d’aria dopo una giornata di lavoro. Martedì sera ha avuto la sensazione di essere seguita, ma non ci ha fatto troppo caso. Fino a che, arrivata nei pressi del portone di casa, ha estratto dalla borsa le chiavi per entrare ed è stata spinta da un giovane. Un ragazzo descritto come alto, intorno ai 25 anni, vestito con una tuta grigia. Il giovane, dopo averla buttata a terra, ha afferrato la borsa - che oltre ai soldi conteneva anche alcuni effetti personali - ed è scappato via a piedi. Nel cadere a terra la 71enne ha preso un colpo all’anca ma nulla di grave, tanto che ha deciso di non dover neppure andare all’ospedale, e tanto che ieri è tornata come sempre al lavoro nel suo negozio. La donna aveva già visto quel ragazzo una decina di minuti prima dell’aggressione, mentre guardava la vetrina del negozio. Lei si era un po’ spaventata, ma poi il ragazzo si era allontanato e si era tranquillizzata. Dopo aver subito la rapina la donna ha chiamato la polizia e sul posto sono arrivati i poliziotti delle volanti, che hanno raccolto la sua testimonianza e hanno controllato la zona, senza però trovare traccia del malvivente. Non è escluso inoltre che il giovane avesse un complice dato che un’altra negoziante della zona ha raccontato di averlo visto bazzicare davanti al negozio di abbigliamento insieme a un’altra persona, qualcuno che forse potrebbe aver fatto da palo durante l’aggressione. «Quel che più ci spaventa», dice Carlotta, figlia della donna aggredita, «è che probabilmente questa persona ci controllava e conosceva le nostre abitudini, perché ha aspettato che io me ne andassi a casa per poi entrare in azione». Ieri, in un’area verde del quartiere, è stata recuperata la borsa dentro la quale c’erano ancora i documenti della donna. Nessuna traccia invece - e non poteva essere altrimenti - dei 400 euro. Sulla rapina sta indagando la polizia. Solo due giorni fa una donna era stata scippata e buttata a terra sul sovrappasso pedonale di via Vespucci, mentre stava tornando a casa al rione Pertini.
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