Naviglio ridotto a macerie Non è scavato da 42 anni
MIRA. Il Naviglio Brenta è ridotto a macerie. Da una parte il tornado con tutte le distruzioni che si sono verificate in località Cesare Musatti a Dolo, dall’altra la manutenzione delle rive del canale, di fatto inesistente, con crolli continui su tutto il tratto che va dalle chiuse di Moranzani a Stra. L’ultima pulizia con scavo del canale risale a 42 anni fa. A completare la desolazione anche le pensiline cadenti degli autobus sulla Brentana a Mira e nei comuni di Dolo, Stra e Fiesso.
«La situazione della manutenzione delle rive del Naviglio», denuncia il vicepresidente dell’Ascom, Adelino Carraro, «è pessima. Nelle scorse settimane e nei mesi scorso si sono verificati dei grossi crolli degli argini fra Mira e Dolo ma anche fra Mira e Malcontenta e a Fiesso». I nuovi crolli si sommano ad una situazione di dissesto già presente da tempo. «È un contesto insostenibile», aggiunge, «Mentre come operatori economici stiamo tentando di rilanciare il turismo in zona, il Genio Civile e chi ha la responsabilità di questo territorio, lascia che tutto rovini giù». Se non si interviene in maniera radicale con seri investimenti il fenomeno rappresenta un pericolo sia per la regionale 11 che per la navigazione dei Burchielli che a causa dei crolli e dei detriti finiti in acqua potrebbero incagliarsi. «Dopo quanto successo con il tornado bisogna assolutamente evitare situazioni di degrado lungo il Naviglio», dice Carraro.
Anche i sindaci dell’asta del Naviglio e cioè quelli di Mira, Stra, Dolo e Fiesso nei mesi scorsi avevano fatto un appello al Genio Civile, ente della Regione Veneto, chiedendo di sistemare il canale. Cronache alla mano è emerso in quella riunione, che l’ultimo scavo e pulizia completa del Naviglio risale ad oltre 42 anni fa. Ma non è solo il Naviglio a preoccupare.
Anche le pensiline degli autobus lungo la Brentana, una ventina, fanno infuriare i residenti. «A Mira le pensiline o sono state levate o sono semidistrutte», spiegano i pendolari. D’inverno con pioggia nebbia o neve stare a cielo aperto ad aspettare l’arrivo del bus non è certo piacevole». Da parte dell’Actv arriva una risposta precisa: «Le pensiline», spiega il presidente Actv Luca Scalabrin, «non sono di nostra competenza ma di competenza dei Comuni. Abbiamo sollecitato più volte, ad esempio, il Comune di Mira a sistemare quello che è arredo urbano di sua competenza, ma finora non c’è stata alcuna risposta».
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