Naviglio e Brenta interrati mentre le rive crollano

I sindaci richiamano il presidente della Regione Zaia alle sue responsabilità Cacciavillani: «Navigazione e argini a rischio». Dori: «Tempi eterni per agire»

MIRA. Il Naviglio e il Brenta sono in pessime condizioni tra crolli di rive e rischi di cedimento strutturale. Il Genio Civile (organo della Regione Veneto) fa partire un intervento tampone a Oriago dopo l’ennesimo crollo in Riviera San Pietro.

Un intervento così minuscolo a fronte di un problema che si sta ingigantendo che i sindaci della Riviera hanno spedito una lettera al presidente regionale, Luca Zaia, richiamandolo alle sue responsabilità e chiedendo interventi immediati ed organici.

«La situazione è pesante», spiega Guerrino Manente per i comitati di Piazza Mercato a Oriago, «Da Stra a Fusina il Naviglio è come un gruviera. Chiediamo che si intervenga prima che pezzi di strada regionale 11 finiscano in acqua». La presidente dei sindaci della Riviera del Brenta, Caterina Cacciavillani, sindaco di Stra, fa notare anche la pericolosità di un Naviglio Brenta sempre più interrato. «La navigazione fluviale», spiega la Cacciavillani nella lettera a Zaia, «è importante per tutta la Riviera. Ma il progressivo interramento del fondo dovuto alla stratificazione connesse al grande traffico commerciale lagunare, è un pericolo. Queste secche provocano anche forti danni alle imbarcazioni soprattutto agli scafi. Della questione si è fatto portavoce anche il Consorzio Battellieri del Brenta. Se la questione delle secche non verrà risolta si rischia di mettere in crisi la stagione turistica del 2018 in Riviera visto che sono 60 mila i visitatori su battello».

La presidente dei sindaci poi pone il tema della sicurezza del fiume Brenta: «In questo caso il problema messo in evidenza da studi specifici è quello dei rischi commessi alla tenuta (in caso estremo) delle arginature in caso di piena, arginature soggette in diversi punti a fontanazzi e cattiva manutenzione».

Intanto il sindaco di Mira Marco Dori annuncia che inizieranno la prossima settimana i cantieri per la sistemazione della frana ad Oriago, lungo Riviera San Pietro. Dori si era impegnato per la sistemazione dello smottamento: «Una situazione ferma da anni che finalmente viene sistemata. Viene messa in sicurezza la riva e la passeggiata». Ma i tempi della Regione sono sempre più lunghi. Sulla sistemazione della frana aveva presentato un’interrogazione anche il consigliere fucsia Paolo Lucarda, che aveva evidenziato come lo stato di pericolo e incuria fosse fermo da almeno tre anni. Dori aveva ricordato in consiglio comunale i colloqui avuti con Genio Civile, in uno dei quali si era presentato anche con le foto della frana per far vedere come fosse aumentata di molto in poco tempo, mettendo a rischio la sponda.

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