«Navi, un tavolo tecnico per decidere»
«Un tavolo tecnico, formato da esperti. Per discutere senza pregiudizi e in maniera concreta delle alternative per le grandi navi a San Marco». È la proposta inviata al ministero delle Infrastrutture dal Cesare De Piccoli e dal gruppo Duferco, firmatari del progetto per il nuovo terminal in bocca di Lido. «L’unico progetto attualmente all’esame della commissione di impatto ambientale», dice De Piccoli, dopo la bocciatura della commissione e del Tar della proposta del Porto di scavare il nuovo canale Contorta».
Giovedì in commissione Ambiente al Senato è prevista l’audizione di De Piccoli e dei vertici della Duferco per l’illustrazione del progetto. «Un passo molto importante», dice De Piccoli. Che non sembra preoccupato della preliminare bocciatura decisa dal sindaco Luigi Brugnaro del terminal a San Nicolò in favore del nuovo scavo delle Tresse. De Piccoli risponde anche alle critiche di Clia, l’associazione europea delle navi da crociera che sostiene l’idea di Brugnaro e Costa per lo scavo del nuovo canale e l’arrivo delle navi in Marittima.
«Forse sarebbe opportuna una maggiore prudenza», avverte, «visto che Clia si era dichiarata a suo tempo favorevole a un progetto, il Contorta, dichiarato illegittimo da una sentenza del Tar e sospeso dalla Valutazione di impatto ambientale. La nostra proposta è in linea con quanti ritengono necessario individuare soluzioni alternative extra-laguna, vista l’incompatibilità delle grandi navi da crociera con l’attraversamento della città». Il progetto Duferco prevede di ormeggiare le navi troppo grandi navi in banchine davanti all’isola artificiale del Mose, in bocca di Lido.
«Luogo sicuro, con la possibilità di alimentare le navi da terra e ridurre l’inquinamento». «L’attuale Marittima», spiega De Piccoli, «manterrebbe la sua funzione di terminal accessibile, mantenendo tutti i posti di lavoro e gli investimenti fatti. Il trasbordo dei croceristi, che non sono una merce, avverrebbe a bordo di motonavi compatibili di ultima generazione, consentendo loro di godere la vista della città non da 40 metri d’altezza ma a pelo d’acqua».
«Chiediamo», conclude De Piccoli, «che la questione sia affrontata dagli operatori portuali senza pregiudizi». Il fuoco di fila sulla proposta De Piccoli è cominciato subito. Il sindaco Brugnaro ha bocciato l’idea appena eletto. In tanti hanno criticato il fatto che il trasbordo potrebbe aumentare il moto ondoso, e che l’impatto in quella zona di laguna potrebbe essere peggiore di quello del Contorta. «Ma le motonavi andranno a velocità minima», risponde De Piccoli, «e sull’impatto siamo disposti a confrontarci».
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