Navi, Brugnaro spinge le Tresse

«Il decreto Clini-Passera compie 4 anni, sollecitiamo il governo». Domani Borletti Buitoni in laguna
Di Alberto Vitucci
Interpress/Mazzega Morsego Venezia, 04.10.2015.- Zattere, protesta "No Grandi Navi".-
Interpress/Mazzega Morsego Venezia, 04.10.2015.- Zattere, protesta "No Grandi Navi".-

«Il Comune aspetta un segnale dal governo sul progetto Tresse-Vittorio Emanuele-Marittima prima della Fiera di Miami. Diciamo sì alla crocieristica e allo sviluppo economico di Porto Marghera». Il sindaco Luigi Brugnaro affida a un tweet un suo commento sul quarto anniversario del decreto Clini-Passera, firmato dal governo Monti all’indomani del naufragio della Costa Concordia nel marzo 2012. «Via le navi da San Marco», diceva allora il governo. Ma in mancanza di progetti alternativi le navi sono ancora lì.

«Buon compleanno al decreto Clini-Passera», scriveva ieri il sindaco, «che compie quattro anni e ha già fatto perdere più di 200 mila crocieristi e portato in laguna navi più vecchie». Una linea chiara, quella sostenuta da Brugnaro. Che in pieno accordo con il presidente del Porto Paolo Costa ha presentato al governo la nuova alternativa per il passaggio delle grandi navi. Per farle arrivare all’attuale Marittima dalla bocca di porto di Malamocco e non più dal Lido, scavando un chilometro di canale, di cui la metà dentro l’isola delle Tresse.

«Unico modo per salvare la crocieristica e togliere le navi da San Marco, secondo Brugnaro. Una sintonia con Costa testimoniata dal pieno appoggio di Brugnaro anche al progetto di off-shore per le merci e le grandi navi portacontainer transoceaniche, e dalle iniziative comuni come il nuovo Piano regolatore portuale, fermo da decenni. Proprio oggi a Ca’ Farsetti Costa e Brugnaro spiegheranno insieme, come già hanno fatto per il progetto Tresse, la loro linea sullo sviluppo del porto in laguna.

Non tutti condividono però la proposta di nuovi scavi. Oggi pomeriggio alla Scoletta dei Calegheri a San Tomà Cesare De Piccoli presenterà il progetto Duferco-D’Appolonia, la costruzione di un nuovo terminal passeggeri nella bocca di Lido, davanti all’isola del Mose. Progetto all’esame della commissione Via, come lo era il Canale Contorta – sostenuto poi abbandonato dal Porto – e come lo è da qualche giorno il progetto Tresse. Il progetto Venice Cruise 2.0 propone di portare le grandi navi fuori della laguna, trasportando merci e passeggeri dalla Marittima su battelli ecologici.

Intanto domani arriva a Venezia la sottosegretaria ai Beni culturali Ilaria Borletti Buitoni, fondatrice del Fai (il Fondo per l’Ambiente italiano), protagonista nell’estate scorsa di un duro scambio di opinioni sul tema delle grandi navi con il sindaco Brugnaro. Domani alle 18 in sala San Leonardo l’associazione «Un’altra Idea di Mondo» presenta «Venezia, la sua fragile bellezza». Tema: le grandi navi e la valorizzazione dei monumenti degradati come il Forte di Sant’Andrea. La Buitoni ha più volte ribadito il suo sostegno a un turismo “slow” e diverso, «che possa apprezzare l’intera città e non solo viverla come lo sfondo di una foto ricordo». Partecipano anche la presidente regionale dell’associazione, la vicesindaca di Spinea Stefania Busatta, la consigliera comunale del Pd Monica Sambo, la capo delegazione del Fai di Venezia Francesca Barbini. Conclusioni di Laura Puppato, senatrice Pd e presidente del sodalizio.

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