Nave “contromano”. Multa di 28 mila euro

Voleva entrare in porto ma aveva imboccato il corridoio d'ingresso sbagliato creando lo scompiglio nella navigazione. Interviene la Guardia costiera. All'arrivo ispezione e multa: l'armatore non aveva aggiornato le carte nautiche
Esercitazione davanti al porto di Genova dove è stata simulata una perdita di greggio in mare da una petroliera, a cui hanno presoo parte diversi mezzi navali e aerei dell Guardia Costiera, questa mattina a 24 ottobre a Genova. -ANSA/LUCA ZENNARO-
Esercitazione davanti al porto di Genova dove è stata simulata una perdita di greggio in mare da una petroliera, a cui hanno presoo parte diversi mezzi navali e aerei dell Guardia Costiera, questa mattina a 24 ottobre a Genova. -ANSA/LUCA ZENNARO-

CHIOGGIA. Tutta colpa delle carte nautiche. O, meglio, dell'avarizia dell'armatore che non spende i pochi euro che servono a comprare quelle aggiornate, magari perché le sue navi girano raramente in zona. Per la seconda volta, in quattro mesi, comunque, una nave mercantile ha imboccato la “corsia” sbagliata per accedere al porto di Chioggia. In pratica la nave viaggiava contromano e rischiava di collidere con qualsiasi altra imbarcazione che viaggiasse in direzione opposta. È accaduto sabato scorso. Il mercantile Judi, 148 metri di lunghezza e quasi 12 mila tonnellate di stazza, battente bandiera liberiana, all'altezza di Punta Maistra, a circa 25 miglia da Chioggia, ha imboccato lo schema di separazione (questo il nome tecnico della “strada” marina) che porta verso i porti di Chioggia e Venezia. Solo che ha preso la corsia di uscita, anziché quella di entrata e questo perché le carte nautiche in possesso dell'equipaggio riportavano il “vecchio” schema di separazione, antecedente all'entrata in funzione del rigassificatore di Porto Levante (dunque, almeno sei anni fa). A fine ottobre un altro mercantile aveva commesso lo stesso errore, per la stessa ragione. In entrambe le occasioni l'attento controllo esercitato dalla sala operativa della Capitaneria di porto ha evitato il peggio. Verificata la posizione tramite il sistema Ais, la sala operativa ha segnalato, sul canale radio di emergenza (Vhf 16) l'errore al capitano della nave, il quale è rientrato, sempre sotto controllo del personale della guardia costiera, nella “corsia” corretta e ha raggiunto il porto di Chioggia senza danni e senza incidenti. All'arrivo, però, la nave è stata sottoposta a ispezione, il capitano denunciato per violazione delle norme sulla sicurezza in mare e l'armatore dovrà pagare una multa di circa 28 mila euro.

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia