Natale povero per un veneziano su tre
Un Natale, più che bianco, viste le temperature non rigide, al verde. Un veneziano su tre spenderà di meno per il Natale 2014 con una stima di spesa tra 150 e 200 euro al massimo e spese, anche se natalizie, legate ad oggetti o servizi utili. Questo perché i veneziani non intravvedono subito l’uscita dal tunnel della crisi. Anzi, molti temono che la situazione non migliorerà per i prossimi due anni.
I dati emergono dalla tradizionale indagine sui consumi natalizi della Confesercenti che si è svolta tra il 9 e l’11 dicembre in provincia di Venezia e in particolare a Mestre con un sondaggio che ha coinvolto 225 persone (il 60 per cento al di sotto dei 50 anni e per quasi il 70 per cento donne). Consumi ridotti nonostante gli 80 euro in più del governo Renzi e l’arrivo delle tredicesime, il cui valore è stimato in 550 milioni di euro per 250 mila lavoratori dipendenti e 230 mila pensionati. «Una mensilità aggiuntiva falcidiata da tasse e spese di fine anno e stavolta per molti incerta perché molte aziende, almeno una su quattro, sarà costretta a non pagarla o a rimandarla», spiega Michele Lacchin della Confesercenti di Mestre.
Situazione difficile. Il Natale per il 35,6% degli intervistati sarà difficile, per l’11 per cento austero, sentimenti negativi che crescono rispetto al 2013: 46,7 per cento contro il 29,3 del 2013. Resta un 34,2 per cento che ha speranza. La crisi, per quasi l’80 per cento degli intervistati, durerà ancora altri due anni mentre solo il 4,4 per cento credo che terminerà nel giro di qualche mese.
Risparmi. Risparmiare, un auspicio per tutti ma difficile da mettere in pratica. Solo il 9,9 per cento riuscirà a mettere dei soldi da parte. Spese per la casa e la famiglia sono l’impiego prevalente della tredicesima (37,3 per cento). In regali verrà spesa dal 20 per cento mentre il 25 per cento la userà per pagare le tasse e saldare debiti e conti in sospeso. Solo il 7,4 per cento la investirà in viaggi e vacanze. Per i regali di Natali la maggior parte sceglierà generi alimentari, capi di abbigliamento (magari rinviando l’acquisto al periodo dei saldi), giocattoli e giochi per bambini e prodotti per la cura della persona. In calo, in questo periodo, l’acquisto tecnologico che comunque resiste per il resto dell’anno. Regali che i veneziani acquisteranno principalmente per loro stessi e la famiglia (figli piccoli e coniuge).
Quanto si spende. Il 31,2 per cento degli intervistati spiega che per i regali di Natale spenderà meno degli anni scorsi. Il 23 per cento spenderà meno di 100 euro, il 40% meno di 300. «Stimiamo una spesa media pro capite tra i 150 e i 200 euro al massimo, in linea con i dati recenti di Coldiretti (171 euro)», spiega Lacchin.
Festa in casa. E confermando la tendenza degli ultimi anni, resiste il Natale in casa magari improvvisandosi chef in cucina. La maggioranza degli intervistati rispetta la tradizione con un quasi 65% che sceglie il Natale in casa con parenti ed amici. Solo l’8,9 per cento opta per il ristorante.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia