Nascosta sottoterra una discarica di inerti
La paura è sempre sotto la terra. Una discarica interrata è stata rinvenuta dalla Polizia locale tra via dei Laghi e via Mario Del Monaco, nella zona commerciale. Almeno 30 metri cubi di scarti edilizi, in maggioranza inerti e risultanze di demolizione. Analisi sui materiali sono in corso per delle tracce di amianto. Al momento non vi sono comunque evidenze di inquinamento della zona circostante. Allertata l’Arpav che ha svolto tutti i rilievi del caso.
Scoppia l’allarme discariche in tutto il Sandonatese, a pochi giorni dalla denuncia pubblica dell’ex sindaco, e convinto ambientalista, Gianfranco Marcon che aveva messo in allarme sui troppi siti sospetti in cui persone prive di scrupoli hanno sotterrato di tutto in questi anni. Purtroppo altri hanno nascosto sotto terra ciò di cui si sono liberati per non pagare i costi di conferimento. «Un’azione commessa decenni fa si scarica su di noi», ha detto il sindaco Andrea Cereser, intervenuto sul luogo, «qualunque violenza viene esercitata sull’ambiente è un debito che viene attribuito ai nostri figli. E questa, purtroppo, è l’ennesima dimostrazione».
La discarica era davanti al Centro Piave, tra un distributore di carburanti e la variante alla statale 14. Nel corso dei lavori di ampliamento di una struttura commerciale vicina, a seguito dell’escavo di un fossato di collegamento tra un parcheggio e il vicino canale, sono emersi tutti i detriti sulla cui origine sono in corso accertamenti. Probabilmente era stata interrata, a oltre due metri di profondità, prima degli interventi edili in quella zona, che risalgono a circa 20 anni fa. Le risultanze di demolizione appaiono molto vecchie. Secondo i tecnici comunali provengono presumibilmente da edifici della prima metà del secolo scorso.
«Non sono state rilevate finora tracce di amianto», spiega il sindaco Andrea Cereser, «lo scavo della discarica è ancora in corso, ma la stessa età dei materiali conferiti porta a presumere che risalgano a epoche in cui l’amianto non era utilizzato». Altri rifiuti, sempre prodotti di scarto di lavorazioni edili, sono stati raccolti in cassoni. «Nell’area, nel corso degli anni, non sono stati rilevati livelli di inquinamento tali da far presumere contaminazioni», conclude il sindaco, «aspettiamo comunque i risultati dei rilievi Arpav di cui verrà data immediata informazione ai cittadini».
Giovanni Cagnassi
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