Nasconde ventun dosi di eroina e cocaina in bocca, arrestato
MESTRE. Il comandante della Polizia locale, Marco Agostini ha reso noto che venerdì 19 maggio, durante un'operazione congiunta tra il Servizio Sicurezza Urbana della Polizia Locale di Venezia ed il Reggimento Lagunari “Serenissima” è stato tratto in arresto per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti, il cittadino nigeriano J.K.O., di anni 20, senza una fissa dimora. L’attività antidroga, posta in essere ancora una volta nell'area compresa tra il parco del Piraghetto e la stazione ferroviaria ha avuto inizio da un controllo, da parte della pattuglia dell'esercito, di un cittadino nigeriano. Questi era stato visto confabulare con un altro soggetto nei pressi dei bidoni per il riciclaggio dei rifiuti in via Decorati al Valor Civile.
Alla vista dei militari l'uomo cercava di allontanarsi, ma veniva fermato. A quel punto J.K.O. veniva visto deglutire alcune volte ed il capo pattuglia dei Lagunari, ipotizzando che lo stesso potesse aver ingoiato della sostanza stupefacente, chiedeva il supporto della Polizia Locale. Poi J.K.O. si provocava il vomito, infilandosi due dita in gola, rigettando ben 21 dosi di quella che risultava essere eroina, (11 dosi) e cocaina (10 dosi).
Inoltre, mentre era piegato, per lo sforzo, dai pantaloni bermuda, cadeva un sacchetto che cercava di nascondere posandovi sopra il piede. All'interno venivano rinvenute altre 22 dosi di eroina e 17 dosi di cocaina.
Un controllo al terminale permetteva di accertare come l'uomo, vantasse due recenti precedenti specifici: una denuncia a dicembre 2016 per detenzione di sostanze stupefacenti da parte del Nucleo P.G. della Polizia Locale di Venezia e una denuncia a febbraio 2017 per spaccio di sostanze stupefacenti da parte della Stazione Carabinieri di Mestre. J.K.O. veniva quindi tratto in arresto e trattenuto presso la camera di sicurezza della Polizia Locale.
Sabato mattina davanti al giudice Daniela Defazio si è svolta l’udienza per la convalida dell’arresto. Il giudice ha rigettato la richiesta di applicazione pena nella misura di 4 mesi di reclusione e 688 euro di multa, con sospensione condizionale della pena, ritenendola incongrua per difetto, tenuto conto del numero delle dosi di stupefacente detenute, ben 60, della diversificazione dello stupefacente, eroina e cocaina, e dei precedenti specifici. A questo punto il fascicolo sarà assegnato ad un altro magistrato e non è scattata la sospensione condizionale della pena.
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