Nasce il primo club «Forza Napoli»
Tra i fondatori gli assessori provinciali D'Anna e Speranzon (Pdl)

Sopra l’assessore provinciale Paolino D’Anna
San Gennaro fa il miracolo a Nordest: un club di tifosi del Napoli a Mestre, costituito da mestrini e da qualche napoletano ormai mestrino d'adozione. Nemmeno ai tempi di Maradona e dello scudetto c'erano riusciti, ma il Napoli di Lavezzi e Cavani ha infranto il tabù. Tutto è nato a tavola, davanti a una pizza Margherita, dai soci dei Fratelli la Bufala in Corte Marin Sanudo.
Salvio Mazzocchi
, appassionato di calcio, e
Giuseppe Tutino
, appassionato di nuoto, entrambi napoletani ma da tempo abitanti in città si sono detti: perché non far nascere un club, anche se un po' a Nord? Il primo ad aderire è stato l'assessore al Lavoro della Provincia,
Paolino D'Anna
, napoletano verace e tifoso della squadra partenopea: «Bella l'idea di creare il primo club partenopeo di Mestre e Venezia: ho telefonato ad Antonio Caruso, il presidente nazionale delle associazione di club italiani, e mi sono fatto indicare la strada». «Ci stiamo lavorando da un po' di tempo - fa eco Mazzocchi - per me è un regalo a mio figlio Alessio di 9 anni, tifosissimo del Napoli che ora non sta più nella pelle». Le carte per costituire l'associazione sono già arrivate, poche ore e poi Mestre avrà il suo primo club Napoli, con sede istituzionale in Corso del Popolo 50. Il notaio Stefano Bandieramonte sta ultimando le procedure per dotare il club di un presidente (probabile D'Anna), di un direttore e di un consiglio di amministrazione. «Nel progetto - continua l'assessore - abbiamo voluto coinvolgere tante personalità della Provincia, il mio amico
Raffaele Speranzon
, assessore allo Sport, ha già dato adesione. E per quanto lui sia un appassionato di basket, in sua compagnia una partita del Napoli sono andata a vederla». Il pallone unisce più di un inno, se due assessori della giunta Zaccariotto, a guida leghista, si ritrovano insieme a tifare per la squadra che è una bandiera del Sud. Tutto è pronto anche per la conferenza stampa di presentazione, prevista tra una decina di giorni, nel corso della quale saranno anche resi noti i nomi dei primi iscritti, tra simpatizzanti e personaggi «di rilievo». L'obiettivo è quello, in nome dello sport, di allargare lo spirito di questa impresa. «Nasciamo sotto la bandiera del Napoli calcio - conclude l'assessore D'Anna - ma vogliamo allargarci con iniziative, proposte e gemellaggi, tutte cose utili in momenti come questi di forti tensioni sociali e in momenti in cui si è discusso perfino troppo sullo spirito unitario della nostra Italia. A volte, per muoversi si può anche partire da una pizza tricolore come la Margherita». Insomma, la politica non c'entra, ma la voglia di stare insieme senza steccati sì. E dietro c'è un grande sogno: rivedere presto il Venezia giocare in serie A, proprio col Napoli. Ora che sono arrivati i russi nella società lagunare il sogno potrebbe avverarsi. A patto che anche San Gennaro dia una mano. Si è già provveduto al primo ex voto.
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