Nasce il giardino della legalità Marco Paolini taglia il nastro
CAMPOLONGO. «La parola legalità è una parola legata alla giovinezza, deve essere una parola che infonde forza e coraggio nel futuro. Avrei voluto essere invitato per tagliare l’erba di questo giardino e non per tagliare un nastro. Non sono un testimonial. Sono qui perché questa è la mia terra». A dirlo ieri è stato Marco Paolini durante la presentazione del “giardino della legalità”, un’area di aggregazione per tutta Campolongo ricavata all’interno dell’ex villa del boss della mafia del Brenta Felice Maniero. Paolini ha ricordato come «oggi la mafia sia anche quella dei grandi affari e la questione del Mose colpisce ancora tutti in Veneto e a livello nazionale».
«Campolongo», ha spiegato il vicesindaco del paese Andrea Zampieri, «è un comune che fa fatica togliersi di dosso l’etichetta di ex paese della mafia del Brenta. Quegli anni in cui scorrazzava il boss Felice Maniero non li ricordo e non li ho vissuti come cittadino visto che ero un bambino. Sul versante della legalità abbiamo lavorato tantissimo Ora questo spazio che, un tempo era il luogo delle decisioni del male del crimine, diventerà un’area aggregativa in cui i giovani gli anziani e i bimbi potranno divertirsi» . Zampieri ha poi ricordato come siano tanti i beni sottratti alla mafia che si trovano a Campolongo e che lo Stato ha posto sotto sequestro consegnandoli al Comune.
A presentare il giardino delle legalità c’erano anche, in rappresentanza della nazionale cantanti, anche giovane duo di musicisti veronesi Sonohra, usciti questa settimana con l’atteso video di “Oltre i suoi passi”, il terzo singolo tratto dal loro ultimo album “Il viaggio”, che sta riscuotendo consensi di critica e pubblico.
«Siamo qui a testimoniare», hanno detto i Sonhora, «il nostro impegno e quello della nazionale cantanti in favore della legalità e contro tutti i tipi di mafie». I Sonhora si sono esibiti con due canzoni riscuotendo grandi applausi fra il centinaio di persone presenti all’evento. Quasi una cinquantina i bimbi presenti provenienti dalle scuole del territorio. C’erano anche i sindaci di Camponogara, Giampietro Menin, e di Fossò, Federica Boscaro. «La presenza dei Sonohra», hanno spiegato Marino Milani e Gianni Ravarro, rispettivamente presidente e direttore di Affari Puliti, l’associazione che gestisce l’ex villa Maniero, «testimonierà la disponibilità della nazionale nel sostenere la raccolta fondi per completare il giardino con un “auditorium” all’aperto da utilizzare per le attività dei giovani del territorio ed eventi culturali. Il giardino della legalità è stato restituito alla società civile come spazio pubblico per famiglie, giovani, bambini e associazioni».
Alessandro Abbadir
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