Nasce il bosco di Cappella il polmone del Passante

Si lavorerà su una superficie di 100.000 metri quadrati a cavallo del fiume Dese Troveranno posto 31.000 piante, sarà ricostituito l’habitat della pianura veneta
SCORZÈ. È il momento di realizzare il bosco di Cappella di Scorzè, l’area che dovrà mitigare, da un punto di vista ambientale, la zona del casello del Passante. In questi giorni è iniziato il cantiere che nei giorni prossimi vedrà la creazione delle dune per contenere i rumori provenienti dall’autostrada. Per quanto riguarda le aree di competenza di Cav (Concessioni autostradali venete), in autunno pianterà altri alberi nei comuni di Mirano e Martellago dopo i 40 ettari già convertiti dalla stessa Mirano a Mogliano, passando per Spinea, Salzano e ancora Martellago. Ovviamente, questi cantieri dovranno ridurre l’impatto ambientale del Passante aperto quasi dieci anni fa per diminuire l’inquinamento provocato dalle migliaia tra veicoli e camion che ogni giorno lo transitano.


Bosco di Cappella.
In questo progetto, non è interessata Cav. Si lavorerà in una superficie da 100 mila metri quadrati, a cavallo del Dese, gli alberi veri e propri saranno piantati in settembre e ottobre. Troveranno posto specie arboree tipiche del bosco della pianura padana, come il pioppo e il salice e sarà ricostituito l’habitat naturale dell’ecosistema umido della pianura veneta. In futuro, si potrà passeggiare tra i viali e i laghetti dove oggi c’è una distesa di terra e poco altro. L’idea è del Consorzio di bonifica Acque Risorgive e troveranno posto 16 mila piante acquatiche e altre 15 mila di vario genere tra cui 6 mila a carico della San Benedetto che ha collaborato con la Treedom, una piattaforma in internet in grado di piantare un arbusto a distanza e seguirlo attraverso la rete. Lo scopo è ricostituire l’intero habitat naturale grazie ad arbusti e specie tipiche dell’ecosistema umido di quest’area, tra cui quelle minacciate di estinzione.


Passante verde.
In passato, Cav ha convertito a parco 40 ettari di terreni lungo il tracciato dell’autostrada. Si sono coperti tutti i comuni interessati, mettendo 50 mila specie vegetali, 15 mila alberi e 33 mila arbusti autoctoni. In totale sono 1,3 milioni di metri quadrati di tappeto erboso, con lagune e bacini artificiali.


Passante verde 2.0.
Si tratta dell’evoluzione di quanto previsto in precedenza. Si tratta di fasce alberate e boscate per una quarantina di metri per lato dell’autostrada, con querce, frassini e pioppi ad alto fusto ma anche altre specie come carpino bianco, platano, robinia. Si calcolano altri 460 ettari lungo i 32 chilometri dell’autostrada. Appena dopo l’estate si partirà da Mirano e Martellago. Il progetto di rilancio e sviluppo del Passante Verde vede il coinvolgimento di Veneto Agricoltura, la società della Regione.


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