Nas al pronto soccorso per le barelle “rubate” all’ospedale di Mestre

Indagine dopo una denuncia che ha coinvolto un infermiere. I vertici dell’azienda sanitaria minimizzano: «Solo un errore»
FOTO GAVAGNIN JESOLO OSPEDALE CIVILE
FOTO GAVAGNIN JESOLO OSPEDALE CIVILE

JESOLO. Ispezione dei Nas all’ospedale di Jesolo. Al pronto soccorso del nosocomio jesolano sono state trovate diverse decine di barelle che appartenevano in realtà all’ospedale dell’Angelo di Mestre. I vertici dell’Usl 4 dicono che si tratta solo di un banale errore, frutto di una distrazione da parte del personale avvenuta nel corso di trasferimenti frequenti di pazienti da un ospedale all’altro.

Ma fonti interne alla struttura sanitaria di San Donà e Jesolo hanno messo in dubbio questa versione, indicando responsabilità precise che saranno oggetto di ulteriori accertamenti sulla base della relazione del nucleo specializzato dei carabinieri. Sta di fatto che qualcuno ha segnalato la presenza delle barelle che sono state poi effettivamente trovate al pronto soccorso del lido in via Levantina.

Ora, capire il motivo di questa presenza ed eventuali responsabilità dovrà essere oggetto di ulteriori accertamenti che potranno essere svolti in seguito. I militari del nucleo antisofisticazione di Treviso sono giunti fino al litorale per accertare che al pronto soccorso di Jesolo fossero presenti le numerose barelle spinali, pare oltre una ventina, in realtà appartenenti all’ospedale dell’Angelo di Mestre. Le barelle risultavano manomesse e prive del numero di matricola.

L’ispezione è nata da una denuncia circostanziata che ha preso di mira un infermiere, il quale oltretutto si è licenziato e trasferito in altra sede. Se il numero di barelle fosse così elevato non si capirebbe il motivo per qui sono rimaste presso la struttura di emergenza del lido e quale fosse lo scopo.

E’ scattata una relazione dei Nas sulla quale è stato mantenuto per il momento il massimo riserbo. I vertici dell’Usl 4 del Veneto orientale minimizzano l’accaduto con una versione che però appare del tutto diversa da quella che si è presentata dopo l’ispezione: «Si è trattato di una serie di errori in cui il personale incorre in molte strutture sanitarie. Ecco perché c’è stato questo fraintendimento sulla presenza delle barelle al pronto soccorso che non sono state in realtà rubate». —


 

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