Napolitano arriva a Venezia: il programma del presidente

Il presidente della Repubblica torna a Venezia. Visita privata di due giorni del Capo dello Stato Giorgio Napolitano. Sarà la sua quinta volta in laguna.
Visita strettamente privata, per gli eventi culturali veneziani che il Presidente segue sempre molto da vicino. Arriverà a Tessera con un volo militare intorno alle 15, poi si trasferirà in motoscafo alla volta del Lido, dove alla Mostra del Cinema presenzierà in Sala Grande, insieme alla moglie Clio, alla proiezione e alla premiazione del film di Ettore Scola «Che strano chiamarsi Federico. Scola racconta Fellini», vincitore del premio «Jaeger, Glory to the filmaker 2013».
Non ci sarà molto spazio per i commenti sulla politica, vista la natura strettamente privata della visita e il programma molto serrato di eventi culturali a cui il Presidente tiene in modo particolare. Ma è probabile che le autorità che incontreranno Napolitano, in prima fila il sindaco Giorgio Orsoni, gli ricordino le emergenze di questa città. A cominciare dai tagli alla cultura e dalla necessità di finanziamenti, anche per completare il «buco» rimasto al Lido dopo il fallimento dell’operazione PalaCinema, avviata proprio con la Presidenza della Repubblica per festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia, nel 2006.
Intorno alle 18 il Presidente si sposterà al monastero di San Nicolò, sempre al Lido, dove visiterà la mostra di Antonio Nocera «I libri d’Acqua», curata da Louis Godan e Laura Fusco. Opere ispirate alla migrazione come fenomeno sociale. Il mare e le barche dei migranti, l’accoglienza, la solidarietà. Anche questo un tema molto caro a Napolitano.
Come sempre, il Presidente alloggerà nella suite dell’hotel Gritti, sul Canal Grande, di recente ristrutturata(in foto, un suo precedente arrivo). In serata cena ormai tradizionale alla taverna La Fenice con Massimo Cacciari, Emanuele Macaluso e la famiglia Pellicani. Napolitano era molto amico dello scomparso Gianni Pellicani, migliorista come lui e per anni coordinatore del «governo ombra» del Pci.
Verrà a salutarlo anche Nuria Schoemberg, vedova del grande compistore Luigi Nono. Anch’egli era legato al presidente da lunga amicizia.
Serata quasi in famiglia dunque per Giorgio Napolitano. Che domattina visterà – anche questa è ormai una consuetudine – la Biennale d’Arte, accompagnato dal presidente Paolo Baratta. Prima alle Corderie, poi ai Giardini dell’Arsenale. Spostamenti garantiti con l’auto elettrica della Biennale lungo i grandi spazi del complesso monumentale.
Poi in tarda mattinata è previsto il rientro a Roma. Per affrontare giorni cruciali per la politica e per la sopravvivenza del governo di larghe intese fortemente voluto proprio dal presidente Napolitano.
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