Mutande e reggiseni al posto dei “lucchetti dell’amore”

Sul ponte dell’Accademia spunta l’ultimissima moda dopo quella ideata da Moccia in “Tre metri sopra il cielo”: biancheria infilata nella storica struttura come “pegno eterno”

VENEZIA. Prima era «Ti amo», «Per sempre», «Due cuori, un amore». Ora: «Ho freddo al sedere». Sarà questa la nuova scritta sul giuramento d’amore? Non bastavano infatti i lucchetti: l’ultima degli innamorati sul ponte dell’Accademia è quella di infilarci mutandine e reggiseni. Se ne sono infatti accorti molti veneziani che hanno segnalato la cosa alle autorità e, come testimonia questa foto della giornalista Giovanna Pastega, la moda si sta diffondendo rapidamente.

Da qualche anno infatti, lo storico ponte costruito dagli austriaci è preso di mira da innamorati di tutto il mondo che attaccano un lucchetto alle strutture e, dopo essersi giurati eterno amore, gettano la chiave in Canal Grande. Una mania che ha obbligato il Comune a una battaglia impari: ogni tanto gli operai vanno a rimuovere i lucchetti e poco dopo il ponte è di nuovo pieno.

Ora tocca alla biancheria intima. Al di là del buon gusto si ripropone il problema dei monumenti usati dalle giovani coppie per giurarsi eterno amore. Se i lucchetti sono spuntati dopo la pubblicazione di “Tre metri sopra il cielo” di Federico Moccia, non si sa però ancora quale mente abbia partorito quest’ultima moda.

Per nulla turbati invece i venditori abusivi di lucchetti che stazionano nelle immediate vicinanze del ponte. «Non ho visto farlo», spiega uno di loro, «forse la ragazza se le è tolte di notte». Proprio i rivenditori abusivi  sono anche l’unica assicurazione che il Comune ha contro il prolìferare dei lucchetti. Vendono infatti i lucchetti a 3 euro trattenendo una chiave. Se la coppia non scrive i nomi sul lucchetto, loro se lo vanno a riprendere per poterlo così rivendere.

C’è però qualche dubbio che possano farlo con le mutande.

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