Musile, vigilanza notturna “low cost”

MUSILE. Per un privato cittadino basteranno 16 euro al mese per far sorvegliare la propria casa con due passaggi per notte delle guardie giurate, mentre con altri 15 euro sarà possibile collegare il proprio impianto d’allarme alla centrale operativa dell’istituto di vigilanza. Alle imprese, invece, il pattugliamento notturno nello stabilimento costerà 35 euro, 30 euro per il collegamento agli impianti d’allarme e videosorveglianza esistenti.
Nella Destra Piave la sicurezza diventa «low cost», grazie a un progetto voluto dall’associazione «Imprenditori per Musile» e condiviso dal Comune. Il risultato è che l’intero paese, frazioni comprese, sarà pattugliato dalle 22 alle 6 del mattino dalla vigilanza privata, che si aggiungerà ai già assidui controlli dei carabinieri. L’idea è semplice. Anziché lasciare che ciascun imprenditore si affidi in modo autonomo a un istituto di vigilanza, gli industriali hanno deciso di fare squadra, con l’obiettivo di creare una rete capillare di controllo sul territorio, ma soprattutto realizzare un risparmio grazie alle economie di scala.
Al «Progetto Sicurezza», questo il nome dell’iniziativa, si è aggiunto il Comune, che già dal 2008 si è affidato alle guardie giurate per scongiurare furti e vandalismi sugli edifici pubblici. E, in seguito, si è deciso di estenderlo anche ai privati. Così, dopo un anno di lavoro preparatorio, si è arrivati al via del servizio, iniziato da una settimana e presentato ufficialmente venerdì sera all’auditorium Toti.
A garantire il pattugliamento è l’istituto di vigilanza Rangers, che ha formulato la migliore offerta economica. In questa fase di avvio sono già una trentina i luoghi del paese sotto controllo. Ma i promotori si attendono una risposta massiccia dai cittadini, anche perché i costi sono molto ridotti.
«Ci aspettiamo una risposta importante, per arrivare al vero obiettivo di questo progetto: avere una rete quanto più possibile fitta di controlli per tutelare i patrimoni del nostro territorio», ha spiegato Costanzo Maggiò, presidente di «Imprenditori per Musile».
Il comandante della polizia locale, Sabrina Spitaleri, ha illustrato la parte del servizio richiesta dal Comune che, oltre alla tutela degli edifici pubblici in cui sono stati installati nuovi allarmi, riguarderà il presidio delle zone in cui sono state segnalate delle criticità, perché più periferiche o meno illuminate. Anche per il Comune ci sarà un risparmio di un terzo rispetto a quanto speso finora.
«Abbiamo già deciso che queste economie saranno reinvestite in sicurezza», ha detto il sindaco Gianluca Forcolin, annunciando il posizionamento di quattro nuove telecamere di sorveglianza. Una sarà collocata a lato del piazzale del municipio, nei pressi della «casetta dell’acqua». Una seconda verrà posizionata in via Marconi per monitorare la via principale di accesso al paese, mentre le due rimanenti saranno a servizio della zona industriale, d’intesa con gli imprenditori.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia