Musile, trovata morta a 32 anni in un albergo

Nicoletta Madiotto era con il compagno in una stanza del “Bella Cina”. Disposta l’autopsia per capire le cause

MUSILE. Quando i soccorsi sono arrivati era già morta probabilmente da qualche ora. Nicoletta Madiotto, 32 anni, originaria di San Donà, è stata trovata senza vita in una stanza sopra il bar “Bella Cina”, lungo la statale 14 a Musile, in località Tre Scalini. Abitava da qualche tempo in una delle sei stanze sopra il pubblico esercizio, che era stato un tempo anche ristorante cinese, chiudendo poi la sola attività di ristorazione, a seguito di controlli delle autorità, ma mantenendo il bar e le camere soprastanti.

La scorsa notte Nicoletta Madiotto si trovava con il compagno nella stanza da letto. Lei e l’uomo che frequentava, anche lui di San Donà, vivevano assieme, cercando di mantenersi con lavori saltuari, una piccola pensione di lei, altri aiuti di amici o conoscenti. Si erano rivolti in passato anche ai servizi sociali per avere una casa. Una vita difficile, soprattutto con l’arrivo del freddo e la necessità di trovare un tetto sotto il quale vivere.

COLUCCI - DINO TOMMASELLA - MUSILE DI PIAVE - "ALBERGO" BELLA CINA
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - MUSILE DI PIAVE - "ALBERGO" BELLA CINA


Per un periodo di tempo avevano anche dormito in macchina, ma con l’arrivo della brutta stagione avevano dovuto cercare un’altra soluzione. Si sono rivolti così ai gestori del locale cinese nel territorio di Musile che affittano delle stanze a buon mercato, con il bagno in comune. Una sistemazione provvisoria per tirare avanti almeno nei mesi più freddi. Pare stesse già piuttosto male e probabilmente soffriva di crisi epilettiche.

La scorsa notte ha iniziato a tossire poi si è addormentata assieme al compagno. Quando l’uomo si è svegliato, verso le 6 del mattino, ha visto che era ancora girata su un lato, immobile. Si è allungato per vedere cosa fosse accaduto, se Nicoletta stesse male. Attorno a lei ha notato subito abbondante sangue e tracce di vomito. L’ha scrollata per svegliarla e ha capito che le era accaduto qualcosa di grave nella notte. Ha subito chiamato i soccorsi e sul posto è arrivata l’autoambulanza del 118, ma per la donna ormai non c’era più nulla da fare. Il medico non ha potuto fare altro che decretare il decesso.

In località Tre Scalini sono arrivati subito dopo anche i carabinieri della compagnia di San Donà per i primi accertamenti. Hanno informato il pubblico ministero di turno, che ha disposto l’autopsia per chiarire le cause del decesso e soprattutto a cosa è dovuto la presenza abbondante di sangue nella stanza. Lunedì mattina ci sarà il conferimento dell’incarico al medico legale Antonello Cirnelli.

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