Musile sarà pattugliata dalla vigilanza privata
MUSILE. Guerra ai furti: Comune, imprenditori e commercianti fanno squadra per avere un unico servizio di vigilanza privata che di notte sorveglierà tutta Musile. Il progetto è frutto di un’iniziativa in sinergia tra l’amministrazione comunale e l’associazione «Imprenditori per Musile». Attualmente il Comune investe 15 mila euro all’anno per un servizio di vigilanza notturna privata delle scuole e degli edifici istituzionali. Altrettanto fanno, pagando di tasca propria, gli imprenditori per controllare fabbriche e negozi. Ma non è sufficiente per arginare l’escalation di furti nella Destra Piave. Da qui l’idea: mettere insieme le somme investite dal Comune e dai singoli privati per costituire un unico fondo per finanziare la vigilanza.
Grazie al budget decisamente più sostanzioso, l’istituto di vigilanza che si aggiudicherà l’appalto sarà chiamato a garantire in paese un presidio costante per tutta la notte con più pattuglie. Senza contare che, grazie alle economie di scala, l’investimento per gli imprenditori sarà minore rispetto a quanto oggi spendono singolarmente. Inoltre i musilensi avranno un interlocutore unico a cui inviare le loro segnalazioni di situazioni anomale, grazie all’istituzione di un numero verde apposito. L’interlocutore unico renderà anche più agevole il compito delle forze dell’ordine, quando saranno chiamate a intervenire per le emergenze.
«Con questa sinergia pensiamo che potremo arrivare a un progetto capillare che ci consenta di avere per tutta la notte e su tutto il territorio una vigilanza molto più stretta», commenta il sindaco Gianluca Forcolin, «è la prima volta che pubblico e privato si uniscono per combattere insieme questa microcriminalità che è un fenomeno dilagante».
A partire da lunedì Comune e Imprenditori per Musile invieranno circa 500 lettere ai titolari di partita Iva del paese (industriali, commercianti, artigiani) per invitarli all’incontro di presentazione del progetto, che si terrà venerdì 19 aprile alle 20.30 alla scuola Toti. La serata, in cui saranno coinvolte anche la prefettura e le forze dell’ordine, sarà la prima occasione per raccogliere le adesioni. «Ma al progetto potranno aggregarsi anche le famiglie, penso a chi abita in case isolate e magari già si affida a una vigilanza privata», conclude Forcolin, «diventerà una sorta di ronda legalizzata».
Giovanni Monforte
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