Musei con orario ridotto, solo il Ducale apre alla sera

L'opposizione parla di "penalizzazione culturale", ma la Fondazione replica che l'offerta mantenuta è alta 

VENEZIA. Dal primo aprile orari ridotti nei Musei civici veneziani. Molti apriranno più tardi, altri chiuderanno prima durante l’estate. Solo per il palazzo Ducale è previsto un ampliamento dell’orario, con chiusura alle 21, alle 23 il venerdì e sabato.

«È una penalizzazione culturale», attacca Monica Sambo, consigliera comunale del Pd, «così si escludono le scuole e si rinuncia ad ampliare l’offerta culturale e ad offrire nuovi posti di lavoro ai giovani. Il sindaco nel suo programma aveva annunciato il contrario».

La nuova griglia di orari, che sarà applicata dalle cooperative a partire dal 1 aprile è stata decisa dalla Fondazione Musei. «Abbiamo ritenuto di ampliare gli orari per i musei dell’area marciana», dice il direttore della Fondazione Mattia Agnetti, «stringendo un po’gli orari dei musei minori. Il ragionamento è che viste le presenze i turisti siano invogliati a vistare i musei della Piazza anche la sera, quelli minori la mattina».

Il taglio più consistente riguarda il museo Casa Goldoni. Nel periodo estivo aprirà a mezzogiorno, e non più alle 10. «Ma i servizi della biblioteca resteranno aperti», precisano alla Fondazione. Ridotti anche gli orari di Ca’ Rezzonico. Il museo del Settecento veneziano aprirà alle 10.30 – e non più alle 10 – chiuderà sempre alle 18 in estate ma mezz’ora prima (16.30 e non più 17) d’inverno. La biglietteria chiuderò invece allo stesso orario.

Orari ridotti di almeno mezz’ora in tutti gli altri musei minori e dell’estuario. Il Museo del merletto aprirà alle 10.30 e chiuderà alle 17. Prima si poteva visitare a partire dalle 10, fino alle 18. Riduzione pure per Ca’ Pesaro, il museo d’Arte moderna che aprirà mezz’ora più tardi. In inverno chiuderà anch’esso alle 16.30 e non più alle 17. Il Museo del vetro, appena restaurato e rilanciato, aprirà sempre alle 10.30 e chiuderà in inverno mezz’ora prima. Il Fortuny è l’unico museo che mantiene gli orari attuali (dalle 10 alle 18). Nell’area marciana il museo Correr mantiene in estate gli stessi orari (10-19), in inverno apre alle 10. 30 e non più alle 10. Ampliata solo l’offerta per palazzo Ducale. Dalle 8. 30 alle 21 – due ore in più di apertura al pubblico – durante i mesi estivi, dalle 8.30 alle 19 (e non più alle 17.30) nel resto dell’anno. Nel week-end palazzo Ducale aperto anche di sera, fino alle 23.

Una politica che secondo la Fondazione mantiene un’offerta culturale di qualità. Ma numerose sono le proteste. Sambo, che anche nell’estate scorsa aveva protestato contro la ventilata riduzione – adesso decisa a partire dal 1 aprile – annuncia una interrogazione al sindaco e alla giunta.

«I musei sono il vanto della nostra città, come ci spiegano gli amministratori», dice, «dunque non si capisce per quale motivo sia necessario contrarre l’orario di impegno. L’appalto doveva prevedere secondo noi una maggiore elasticità. Con la possibilità di offrire ai giovani veneziani nuovi posti di lavoro».

Il rinnovo dell’incarico, vacante da mesi per ricorsi incrociati al Tribunale amministrativo, è stato alla fine assegnato alla Codess cultura, la cooperativa che da tempo si occupa della gestione dei musei veneziani, dopo che il ricorso dei vincitori, la società Opera Laboratori fiorentini era stata esclusa per «offerta anomala». —


 

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