Musei civici, ecco il “listino” dei restauri
Il “listino” dei restauri dei musei civici da proporre ai privati, con tanto di prezzi dell’intervento già indicati.
E si va dal milione e mezzo di euro necessario per la manutenzione straordinaria della quattrocentesca facciata ovest del cortile interno di Palazzo Ducale, in cattivo stato di conservazione, tra infiltrazioni, sporcizia e possibile distacco di materiale lapideo.
Ai 10.400 euro necessari per il restauro del dipinto “Il Doge Priuli e la scuola dei Calegheri”, di un anonimo pittore veneto cinquecentesco, ingiallito e scurito dalla sedimentazione dello sporco. La Fondazione Musei Civici l’ha proposto ai potenziali sponsor ieri a Palazzo Ducale in occasione del convegno «Artvantage - Investire nella cultura risparmiando con l’Art-Bonus».
E proprio il meccanismo di agevolazione varato dal ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini per agevolare l’investimento dei privati in cultura - che prevede la detrazione del 65 per cento del capitale investito e di cui si è discusso a lungo ieri con esperti e imprenditori - potrebbe essere una delle chiavi per favorire il sostegno esterno all’istituzione presieduta da Mariacristina Gribaudi, che anche ieri è intervenuta su questo tema, subito dopo il sindaco Luigi Brugnaro, che ha ringraziato in particolare due imprenditori come Renzo Rosso e Leonardo Del Vecchio, per aver finanziato il restauro rispettivamente, del ponte di Rialto e prossimamente di quello dell’Accademia.
Anche se la richiesta di rifinanziamento della Legge Speciale è costante - ribadita anche ieri - Brugnaro ha sottolineato come per la salvaguardia di Venezia sia indispensabile anche l’intervento dei privati, in modo più massiccio e mirato rispetto alla situazione attuale.
Anche il Comune del resto ha varato da un paio d’anni un listino annesso al bilancio con i costi degli interventi di restauro necessari in città, rivolto proprio ai privati.
Ora si aggiunge appunto anche quello della Fondazione Musei Civici, tra le cui richieste spicca il restauro della facciata di Palazzo Fortuny che dà sul canale, dove gli elementi lapidei sono in avanzato stato degrado e rischiano addirittura di staccarsi, con pericolo per la pubblica incolumità.
E quello della Sala delle Quattro Porte a Palazzo Ducale, con dipinti e stucchi pesantemente alterati anche dalle ridipinture succedutesi nel tempo.
Ma, sempre a Palazzo Ducale, necessitano ad esempio di un intervento anche i portoni lignei delle rive d’acqua, in precarie condizioni di conservazione.
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