Musei Civici a Venezia, nuova polemica sul comitato scientifico

Le polemiche sulla gestione vanno avanti ormai da molto tempo e di recente si è aggiunta la petizione firmata da intellettuali ed esperti del settore per chiedere che il nuovo direttore scientifico venga nominato con un bando pubblico
Vera Mantengoli

VENEZIA. Si prospetta una commissione consiliare molto accesa quella prevista per il 20 settembre prossimo, sul futuro dei Musei civici. Le polemiche sulla gestione vanno avanti ormai da molto tempo e di recente si è aggiunta la petizione firmata da intellettuali ed esperti del settore per chiedere che il nuovo direttore scientifico venga nominato con un bando pubblico.

La richiesta non è stata accolta e, anzi, di recente la Fondazione ha comunicato il nuovo assetto che non prevede per il momento nessun direttore scientifico, ma due figure chiave che saranno presente all’incontro. Alla commissione, chiesta dal consigliere di opposizione e capogruppo Pd, Giuseppe Saccà, parteciperanno proprio loro, il segretario della Fondazione Musei Civici, Mattia Agnetti, e la dirigente Chiara Squarcina, freschi di un nuovo ruolo nella nuova riorganizzazione. Agnetti sarà il coordinatore del Comitato di direzione che riunisce direttori di musei, restauratori e referenti, mentre Squarcina farà da liaison tra il Comitato scientifico e quello di direzione. È proprio questo nuovo assetto che Saccà, l’opposizione e molti intellettuali contestano, sostenendo che ci vuole un direttore come previsto da statuto e che debba essere nominato tramite bando pubblico.

«Abbiamo appreso dalla stampa che sono già in corso le selezioni dei membri del comitato scientifico, ma qual è la lista dei nomi sui quali si sta ragionando? Quali i parametri utilizzati per la selezione? Ma, soprattutto, come partecipare?», tuona Saccà. «Già abbiamo una Fondazione acefala, poiché rimasta senza direttore, e ora il comitato scientifico è selezionato senza nessuna trasparenza. È incredibile che non si sappia nemmeno come si possa partecipare». Da quando è in politica, il consigliere ha sempre contestato il fatto che non ci sia, a Venezia, un vero assessore alla Cultura e che tutto venga gestito direttamente dal sindaco Luigi Brugnaro.

In questi giorni la presidente Maria Cristina Gribaudi sta incontrando i candidati del Comitato scientifico che verrà nominato, presumibilmente dopo le elezioni politiche. Una cosa inaccettabile, per Saccà, che rimprovera ai Musei Civici un grande ritardo anche per le nomine. «Il 20 settembre ci aspettiamo di conoscere almeno i nomi dei candidati e i parametri che il cda intende adottare per le nomine», ha detto ieri. «Ma è necessario cambiare lo statuto della Fondazione, perché riteniamo che un sistema di governance così poco trasparente sia insostenibile, per di più in un quadro politico in cui sappiamo che contano solo i desiderata del sindaco. I Musei Civici sono un bene della collettività e, per questo motivo, è doverosa una selezione trasparente degli organi che avranno il compito di gestirli». Vera MANTENGOLI

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