Muro sulle Municipalità i sindacati pronti alla lotta
Nessun confronto del Comune con i sindacati sulla riorganizzazione delle Municipalità. Il confronto di ieri in Prefettura - per la procedura di raffreddamento - tra l’assessore al Personale Paolo Romor da una parte e i sindacati dall’altra ha sancito la definitiva rottura e la ripresa conseguente della mobilitazione come spiegano in una nota Daniele Giordano (Cgil), Carlo Alzetta (Cisl) Mario Ragno (Uil) Sergio Berti (Csa.
«Come organizzazioni sindacali», dichiarano, «abbiamo ribadito che il caos organizzativo prodotto dalla riorganizzazione è già in atto e sta creando notevole disagio ai lavoratori, con il concreto rischio che vengano quotidianamente lesi i diritti dei lavoratori, a partire da quelli contrattuali. Nonostante le affermazioni rassicuranti dell’assessore, non risponde al vero il fatto che i servizi stiano continuando a funzionare come se nulla fosse: si registrano continui ritardi e incertezze sia per le prestazioni sociali, sia per i servizi culturali. Ritardi dei quali i lavoratori non hanno responsabilità perché dovuti alla scarsa organizzazione della Direzione progetti specifici che non è in grado di ottemperare ai propri compiti. Dal nostro punto di vista risulta gravissimo che l’assessore Romor abbia respinto la nostra richiesta di aprire un tavolo di confronto sulla riorganizzazione delle municipalità affermando che il sindacato verrà solo informato. Le affermazioni dell’assessore confermano l’assenza di relazioni sindacali in Comune di Venezia e la volontà di procedere con scelte autoritarie e calate dall’alto decise dal Sindaco. A questo punto il percorso di iniziative e mobilitazione continuerà a partire dal confronto con i presidenti di Municipalità per la convocazione dei consigli municipali aperti al personale e alla cittadinanza, sui servizi e sul personale, e valuteremo quali iniziative giuridiche intraprendere di fronte al giudice del lavoro e quali iniziative di lotta assumere in occasione della discussione del Bilancio del Comune».
Romor a sua volta in una nota ribadisce che «i dipendenti delle Municipalità si trovano a svolgere le medesime funzioni (e quindi i medesimi servizi al cittadino) rispetto al passato. Inoltre, la riorganizzazione non va ad incidere sui servizi erogati al cittadino ma garantisce una più efficiente gestione della macchina comunale evitando doppioni e disparità di trattamento e consentendo di razionalizzare i costi. Il personale si trova, quindi, ad avere un dirigente di riferimento diverso. La stessa cosa accadrà per tutte le altre funzioni che precedentemente erano in capo alle Municipalità. Con riferimento alla richiesta di apertura di un tavolo sindacale sulla riorganizzazione delle Municipalità, l’amministrazione ha chiarito di non ritenere la materia oggetto di contrattazione».
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