Muore per un malore nel suo camion

La tragedia a Norimberga, Federico Niero trovato da un collega accasciato nell’abitacolo. Il decesso una settimana dopo
Di Filippo De Gaspari

CASELLE. Muore per un malore nel suo camion, dopo aver attraversato mezza Europa. Dolore e sconcerto a Caselle, per la scomparsa improvvisa di Federico Niero, detto “Ico”, 59 anni il prossimo mese: una tragedia sulla strada, compagna di una vita, che è avvenuta a Norimberga, in Germania.

L’autotrasportatore, conosciutissimo in paese anche perché impegnato nel volontariato e appartenente a una storica famiglia di camionisti, era arrivato nella città tedesca per una consegna la scorsa settimana. Come molte altre volte, si era fermato a dormire nella cuccetta del suo tir, in un’area di sosta. Il giorno dopo doveva incontrare un collega, nel parcheggio di manovra di una stazione di servizio. Quando però l’amico, il mattino successivo, lo ha chiamato di buon’ora, Niero non ha risposto. Contattata la ditta a cui doveva consegnare il carico, il collega ha saputo che Federico non era in realtà mai arrivato a destinazione. La ricerca si è dunque subito spostata in strada e in poco tempo il tir di Niero è stato individuato nel parcheggio di un autogrill poco fuori Norimberga. Arrivato sul posto il collega non ha visto movimenti: ha chiamato Federico, poi è salito in cabina dall’esterno per vedere se Niero fosse nel suo camion e lo ha trovato accasciato sul sedile.

Subito allertati i soccorsi, Federico è stato trovato e preso in consegna dai sanitari ancora vivo, ma in condizioni critiche. A Caselle, dove Niero viveva ed era molto conosciuto, la notizia è arrivata quasi subito. Per una settimana in paese tutti hanno sperato e fatto il tifo per lui, ricoverato all’ospedale sud di Norimberga in gravi condizioni, assistito dalla moglie Katia e i fratelli, che nel frattempo lo hanno raggiunto, per non lasciarlo solo un minuto. Ieri sera, purtroppo, è arrivata la notizia che Federico non ce l’ha fatta, spirato dopo una settimana di battaglia, lontano da casa, ma con gli affetti più cari al capezzale.

Una vita passata sulla strada la sua, milioni di chilometri percorsi sulle strade di tutta Europa al volante del suo bisonte, spesso insieme al fratello Andrea. Anche l’anziano padre Antonio è uno storico camionista della zona, ormai da tempo in pensione. Una famiglia numerosa quella dei Niero: cinque sorelle e due fratelli, Federico era il più anziano. Anche la famiglia della moglie Katia lavora nei trasporti e ha già conosciuto la tragedia della perdita di un figlio, fratello della donna. Katia e Federico vivevano in centro, in via Cavin Caselle, a due passi dalla chiesa.

Una coppia affiatata e molto attiva in parrocchia e nel volontariato: Federico si dedicava in particolare alle attività pratiche, come la recente festa della Befana. Al volante, si era messo a lavorare, in proprio, dal 1984, dopo essere stato impiegato in ufficio, all’azienda Beato. L’ultimo suo viaggio in Germania venerdì scorso, dal quale purtroppo non è più rientrato. Oltre alla moglie, lascia le figlie Claudia e Michela, che a breve lo avrebbe reso nonno. La data dei funerali, che si terranno in una Caselle sconvolta da un nuovo lutto, si conoscerà solo nei prossimi giorni, appena rimpatriata la salma.

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