Muore in moto a 48 anni in Carinzia
ROBEGANO. «Doveva raggiungere la Germania sabato sera per tornare a casa domenica. Lo aspettavo con nostro figlio e invece ho avuto la notizia della sua morte». Fatica a trattenere la commozione Valeria Bianchin, la compagna di Michele Angiolelli, 48 anni, idraulico, che tre giorni fa ha perso la vita in Austria mentre stava raggiungendo in moto dei suoi amici poco distanti da Monaco di Baviera.
Invece qualche ora dopo essere partito da Robegano, paese dove abitava dal 2013, ha trovato la morte sulla strada B99, che porta nel Salisburghese, superando il valico del Katschberg.
Dalle prime informazioni non ci sarebbero altri veicoli coinvolti nell’incidente. Viaggiava da solo e, dopo aver attraversato la Carinzia, si stava dirigendo verso Salisburgo.
La tragedia è avvenuta poco prima delle 15, a Trebesing, tra Spittal e Gmünd, in un tratto dove la B99 corre parallela all’autostrada dei Tauri, sulla sinistra, e il fiume Lieser, sulla destra. Affrontando una curva a sinistra, la moto ha urtato il guardrail, oltre il quale c’è una scarpata che scende in modo rapido verso l’alveo del Lieser. Nell’urto, Angiolelli è piombato tre metri più sotto nelle acque del fiume, in quel punto piuttosto tumultuose.
La corrente molto forte ha trascinato a valle il corpo per un paio di chilometri, finché si è fermato su una roccia in mezzo al fiume. All’incidente ha assistito una donna, una 37enne del posto, anch’essa motociclista intenta a percorrere la direzione inversa dell’uomo. Ha visto l’urto, il successivo volo del centauro nella scarpata e la moto scorrere sull’asfalto per oltre venti metri. È stata lei a dare l’allarme, consentendo ai soccorritori di mobilitarsi subito e di sapere chi e dove cercare. Senza la sua testimonianza, forse le ricerche sarebbero ancora in corso. All’operazione hanno preso parte uomini del soccorso alpino di Spittal e Gmünd e vigili del fuoco volontari, che in Austria svolgono anche funzioni analoghe a quelle della nostra Protezione civile, di Spittal, Trebesing e Altersberg.
Sulla zona si è alzato anche un elicottero della polizia. Quand’è avvenuto il rinvenimento del corpo, per l’idraulico non c’erano più speranze.
Una dottoressa del soccorso medico non ha potuto far altro che constatarne la morte, attribuendola a una frattura alla nuca.
La ricostruzione dell’incidente, resa possibile dalla testimone, ha convinto la polizia a escludere la responsabilità di terzi. Gli amici in Germania, non vedendolo arrivare, si sono insospettivi e hanno lanciato l’allarme. Sono stati mobilitati il consolato e i carabinieri ma solo ieri si è riusciti ad avvisare i familiari. Oltre alla compagna Valeria e al figlio, Angiolelli lascia anche tre figli avuti da un precedente matrimonio.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia