Muore d’infarto a 48 anni sotto gli occhi dei familiari
NOALE. Morire sotto gli occhi terrorizzati dei tuoi cari. Morire dopo che tua figlia, per prima, aveva provato a salvarti la vita. Invece il cuore di Mario Pasqualato, 48 anni di Noale, non ha retto. Un infarto è la causa del decesso del dipendente comunale di Dolo, da 16 anni in quell’ufficio Manutenzione dov’era entrato, con un diploma di geometra in tasca, dopo aver vinto il concorso.
Eppure Pasqualato non accusava particolari problemi: una vita normale, una casa da ristrutturare, una moglie, due figlie, gli hobby di ogni giorno. Lunedì era andato al lavoro come sempre; rientrato nel primo pomeriggio in via Colombara a Moniego dove abitava da poco, è andato a riposare. Un modo per ricaricare le pile prima di tornare a restaurare la sua abitazione. Si è alzato, ha bevuto un caffè. Alle 18.15 la tragedia: l’infarto era dietro l’angolo. Appena accusati i primi problemi, la figlia Marta, infermiera, ha iniziato a praticare il massaggio cardiaco.
Intanto sono stati chiamati i soccorsi, arrivati dall’ospedale di Mirano in qualche minuto. Nel frattempo la situazione iniziava a peggiorare e per due ore si è provato a salvare la vita all’uomo. Purtroppo senza esito. Pasqualato aveva fatto di tutto nella vita: dal gelataio a Lignano a gestore di un negozio di animali prima a Noale e poi in viale San Marco a Mestre (lo Zoo Center). Il tutto prima di fare il concorso al Comune di Dolo, vincendolo. Nonostante avesse avuto l’opportunità di stare in ufficio, lui amava stare per la strada. E ieri i colleghi erano mortificati.
«Era la nostra roccia» lo ricordano la moglie Raffaela, sposato da 23 anni, e la figlia Alice «e una persona benvoluta, generosa, onesta, leale. Sapeva fare di tutto; nella casa dove ci siamo trasferiti ha messo gli impianti, installato i pannelli solari, sistemato dappertutto. Marta ha provato in tutto i modi a rianimarlo ma non c’è stato verso».
Sconcerto a Dolo. «Siamo tutti scioccati e devastati» dice il sindaco Maddalena Gottardo «lunedì mattina l’avevo visto fuori dal Comune e come sempre avevamo parlato e scherzato un po’ prima di iniziare a lavorare. Era una persona discreta, squisita e gentile, sono onorata di aver lavorato con lui». Il funerale si svolgerà domani alle 15 nella chiesa di Noale.
Alessandro Ragazzo
Giacomo Piran
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia