Muore alle Poste davanti a moglie e figlia

Bruno Pavan, 76 anni, stava parlando con un’impiegata. La tragedia proprio nel giorno di riapertura dell’ufficio
Di Giovanni Cagnassi
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - CEGGIA - UFFICIO POSTALE IN VIA DUCA D'AOSTA
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - CEGGIA - UFFICIO POSTALE IN VIA DUCA D'AOSTA

CEGGIA. Mentre sta conversando con l’impiegata accusa un improvviso malore e perde la vita, davanti alla moglie e alla figlia che lo accompagnavano. La vittima è Bruno Pavan, 76 anni, di Ceggia. La tragedia è avvenuta ieri mattina, all’interno dell’ufficio postale di via Duca d’Aosta. Il destino ha voluto che il dramma si sia consumato proprio nel giorno di riapertura al pubblico delle Poste, dopo due mesi e mezzo di chiusura a seguito dei danni causati dal tentato assalto al postamat compiuto nella notte del 21 marzo scorso. Ieri le Poste avevano organizzato una piccola cerimonia d’inaugurazione, per festeggiare il completamento dei lavori di ripristino delle strutture danneggiate, con un investimento di circa 30 mila euro. La cerimonia, poi annullata in segno di lutto, si sarebbe dovuta tenere a mezzogiorno.

Ma l’ufficio era già stato aperto al pubblico dalle 8.20 ed è poco dopo l’apertura che è accaduta la tragedia. Bruno Pavan, che da tempo pare soffrisse di problemi di salute, si era recato alle Poste insieme alla moglie Maria Angela e a una delle figlie, Sabrina. L’uomo stava conversando tranquillamente con l’impiegata Paola Scattin nella saletta riservata alle consulenze, quando è stato colto da un malore improvviso. La consulente è intervenuta subito per soccorrerlo, contattando nel contempo il 118. Sfruttando le nozioni apprese nei corsi aziendali di pronto intervento e ascoltando le istruzioni impartite per telefono dagli operatori del Suem, il personale delle Poste ha prestato i primi soccorsi a Pavan. Sforzi che si sono rivelati vani, il malore non ha lasciato scampo al 76enne. All’arrivo dell’ambulanza, ai sanitari del 118 non è rimasto che constatarne il decesso. Tutto il personale dell’ufficio, nonostante il comprensibile choc, si è dato da fare non solo per soccorrere la persona, ma poi anche per dare sostegno e conforto ai familiari. Le Poste sono rimaste chiuse per tutta la mattinata. Sul posto si sono precipitati i familiari, tra cui gli altri tre figli, Orietta, Massimo e Andrea. Mentre la salma è stata ricomposta dai servizi funebri Bergamo.

Il personale dell’ufficio postale e l’azienda Poste Italiane hanno voluto esprimere le condoglianze ai familiari. Cordoglio è stato espresso anche dal sindaco Mirko Marin. Bruno Pavan, pensionato, lascia la moglie e quattro figli: due maschi e due femmine. Viveva in via Zara, dove abita anche il fratello. Lascia inoltre una sorella. Bruno Pavan aveva vissuto con la famiglia per molti anni in Svizzera, nel canton di Basilea, per poi fare ritorno a Ceggia. Ora si attende la data dei funerali.

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