Muore a letto a Londra 38enne di Pramaggiore

. È mistero sulla morte di Paolo De Zotti, l’ingegnere di 38 anni di Blessaglia, trovato morto il 18 dicembre nel suo appartamento a nord ovest di Londra, dove viveva e lavorava dal 2017. Il giovane, che non soffriva apparentemente di problemi di salute, sarebbe morto nel sonno, ma sulle cause del decesso gli inquirenti londinesi non si sbilanciano. Da una settimana si trovano in Inghilterra i genitori di Paolo, Renato e Desirè, conosciuti nel pramaggiorense perché volontari nelle tante attività sociali cittadine. Sono in contatto con i funzionari dell’ambasciata italiana nel tentativo di completare la documentazione per il rimpatrio del corpo. Il padre e la madre sono stati avvertiti dai colleghi di lavoro della Chopard, multinazionale dei profumi dove De Zotti era project coordinator. È avvenuto poi il successivo sopralluogo della Polizia inglese in casa, mentre i carabinieri di Annone Veneto non sono stati avvertiti. La notizia della morte di Paolo è stata ufficializzata la sera della vigilia di Natale, quando la ditta di onoranze funebri locale, Prosdocimo, è stata incaricata dalla famiglia di affiggere le epigrafi. Le voci che qualcosa di brutto era accaduto alla famiglia di De Zotti si rincorrevano da giorni, soprattutto a Blessaglia dove i genitori abitano in via Martiri della Libertà, nella casa dove Paolo era cresciuto.
Brillante, gran tifoso del Milan, ammiratore del pilota brasiliano Ayrton Senna e della Ferrari, Paolo De Zotti ha bruciato le tappe a livello accademico e nel lavoro. Ha conseguito il diploma all’Istituto Tecnico Leonardo da Vinci a Portogruaro nel 2000, e in appena 4 anni si è laureato in ingegneria, nel ramo di menagament industriale, nel 2004 all’università di Trieste. Ha trovato subito lavoro alla Electrolux Professional di Pordenone, città in cui ha deciso di stabilirsi, abitando in un appartamento a pochi minuti dalla sede lavorativa. Poi la prima svolta della sua carriera è avvenuta nel 2008, quando è diventato traffic manager alla Bo Frost, altra azienda del pordenonese.
Nel 2016 il trasferimento a Londra, dove purtroppo è rimasto vittima di un male ancora misterioso. Un decesso che ricorda da vicino quello del capitano della Fiorentina Astori. «Siamo costernati», ha detto ieri il sindaco di Pramaggiore, Fausto Pivetta, «sono stato informato dal parroco di questa disgrazia. Restiamo in attesa del rimpatrio della salma, ma da Londra non ci stanno giungendo notizie. Mi auguro che i genitori abbiamo tutto il sostegno necessario». —
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