Muore a 69 anni dopo sei mesi di coma

Campagna Lupia. Dino Pistello non si è più ripreso dopo l’incidente del 25 maggio. Era appassionato di ciclismo
CAMPAGNA LUPIA. Muore a 69 anni dopo sei mesi di coma dopo l’incidente in cui era stato coinvolto lo scorso 25 maggio, lo scontro tra bici e moto. La vittima del tragico incidente è Dino Pistello, risiedeva a Lova di Campagna Lupia in via Martiri della Libertà 1. Era un maestro stuccatore e un grande appassionato di ciclismo, sport che praticava ancora con grande intensità.


L’incidente si era verificato a Brugine, nel Padovano, in via Roma, all’altezza dell’intersezione con via Ospitale, lo scorso 25 maggio. Subito dopo l’impatto scattarono i soccorsi e Dino Pistello è stato trasportato prima all’ospedale di Padova e poi all’ospedale di Dolo, dove è rimasto senza mai uscire dal coma sino a martedì scorso quando è morto. È stato aperto un procedimento penale nei confronti del conducente il motociclo, A.D., per lesioni stradali gravissime, avanti la Procura della Repubblica del Tribunale di Padova, competente in materia. Il pm, la dottoressa Baccaglini, aveva già terminato le indagini preliminari, anche se un accertamento medico legale invece per chiarire il nesso di causalità fra il sinistro e la morte di Pistello sarà eseguito su incarico del Tribunale dal dottor Dario Raniero, dell’Istituto di Medicina legale dell’Università di Verona.


La famiglia di Dino Pistello in questi mesi di grande sofferenza per le condizioni del proprio caro si è affidata per portare avanti le proprie istanze agli avvocati Augusto Palese, Gian Luca De Biasi e Paolo Vianello, del Foro di Venezia, che potranno eventualmente nominare dei consulenti tecnici di parte.


La morte di Dino Pistello ha colpito tantissime persone a Lova di Campagna Lupia e in tutto il Veneto dove era conosciuto come un grande appassionato di ciclismo. «Dino», dicono in paese gli amici, «era stato un grandissimo professionista, un maestro stuccatore da qualche anno in pensione. Ora che aveva più tempo praticava la sua grande passione per il ciclismo». I funerali dell’uomo si terranno nei prossimi giorni nella chiesa di Santa Giustina di Lova subito dopo il via libera della magistratura. L’uomo lascia i figli Tobias e Marica e la moglie Loredana.


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