Muore a 38 anni dopo un droga party

Il pm ha disposto l’autopsia per fare chiarezza sulle cause del decesso. L’uomo era assieme ad altri tre amici
Di Francesco Furlan

È morto a 38 anni dopo un droga party organizzato con tre amici, venerdì pomeriggio. Ora spetterà alle indagini, coordinate dalla Squadra mobile della polizia, ma soprattutto all’autopsia disposta dal pubblico ministero, stabilire se ci sia o meno il legame tra il decesso avvenuto all’ospedale dell’Angelo di Mestre e il mix di droga - cocaina, eroina e oppiacei - consumata dalla vittima nelle ore precedenti al decesso. L’allarme è scattato venerdì 23 dicembre, a metà pomeriggio. Il 38enne originario di Treviso ma residente a Marghera, A.G., già noto alle forze dell’ordine per essere un abituale consumatore di droga, si trovava nel bungalow di un campeggio di via De Marchi a Marghera assieme ad altri tre amici, tutti intorno ai 40 anni, per una festa a base di droga.

Qualcosa però è andato storto, perché a metà pomeriggio l’uomo ha cominciato a sentirsi male. È collassato e gli amici, resisi conto della gravità della situazione, hanno chiamato il 118, dando agli operatori sanitari indicazioni precise su come raggiungere il bungalow del campeggio. Dopo aver chiamato il 118 uno dei tre amici - e non tutti e tre come era apparso in un primo momento - si è allontanato dal campeggio. Medico e infermieri del 118, arrivati al campeggio, hanno preso in cura l’uomo e lo hanno trasportato d’urgenza all’ospedale dell’Angelo di Mestre, dove è stato immediatamente operato a causa dell’occlusione dell’aorta.

L’intervento d’urgenza non è bastato per salvare la vita del 38enne, morto in ospedale. Le analisi hanno accertato che l’uomo aveva fatto uso, nelle ore precedenti, di cocaina, eroina e oppiacei. Ora sarà fondamentale capire se il decesso sia riconducibile al mix di droga o se sia invece indipendente. Un passaggio fondamentale anche per la posizione del tre compagni, tutti identificati, di venerdì pomeriggio - uno di loro dopo il soccorso del Suem si è presentato in ospedale per domandare come stesse l’amico - che per il momento sono stati solo segnalati all’autorità giudiziaria. Se l’autopsia stabilisse il legale tra la droga e il decesso, e a fornire la droga fosse stato uno dei tre, la loro posizione potrebbe aggravarsi.

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