Muore a 38 anni colpita da aneurisma
PRAMAGGIORE. Un nuovo dramma sconvolge il portogruarese. È morta all'ospedale dell'Angelo di Mestre, vittima di un aneurisma ad appena 38 anni, Stefania Tisiot. Era una dipendente dell'Electrolux nello stabilimento di Vallenoncello, a Pordenone. Da pochi giorni, esattamente il 18 dicembre scorso, aveva festeggiato 38 anni. Con un ultimo gesto di generosità, è stato acconsentito alla donazione degli organi.
Stefania si è sentita male di fronte al fratello Jimmy, nella casa in cui viveva con il marito Ennio Gottardello, in via Mazzalogo, nelle campagne di Pramaggiore. È domenica mattina. Attorno alle 9 si svegliano un po’ tutti. Il marito avverte un rantolo. È Stefania, colpita dal malore mentre sta ancora dormendo. Proprio come l'amico Micael Corsara, morto dieci giorni fa ad appena 22 anni. Sul posto, in via Mazzalogo, intervengono subito i paramedici del Suem 118 di Portogruaro, allertati dai familiari. La donna viene trasferita al pronto soccorso e poi ricoverata all'ospedale dell'Angelo di Mestre, in prognosi riservata. Ma non c’è nulla da fare. Due giorni dopo muore.
Era originaria di Cinto Caomaggiore, dove abita ancora, oltre al fratello, la madre, Odette Battiston. Stefania Disiot era parente del sindaco di Cinto, Gianluca Falcomer e, seppur alla lontana, dell'allenatore di calcio francese Patrick Battiston, stella della Francia di Michel Platini, originario anche lui di Cinto. I funerali della donna verranno celebrati questo pomeriggio alle 15, nella chiesa di San Marco, in centro a Pramaggiore. Stefania era cresciuta nel piccolo borghetto della chiesa, a Cinto, in via Marconi 10, primi di trasferirsi a Pramaggiore. Per un periodo aveva collaborato con il ristorante Ai Pioppi di Taiedo di Chions, che dieci giorni fa ha pianto la perdita del contitolare, Micael Crosara, morto a 22 anni nel sonno. Da 17 anni era impegnata nel gruppo Electrolux. Prima a Villotta di Chions, poi a Porcia, stabilendosi infine nella filiale di Vallenoncello, a Pordenone.
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