Muore a 22 anni per un tumore, ma prima ringrazia gli amici

Luca D’Orologio lascia nel dolore i genitori e un fratello più grande. Un anno fa la terribile scoperta. Prima di chiudere gli occhi per sempre ha voluto dire grazie a tutti i suoi amici per il grande affetto che gli hanno dimostrato

CONCORDIA. Ha combattuto con tutte le sue forze contro un male che lo insidiava dal 2014. Non ce l’ha fatta. Il suo cuore generoso ha ceduto, per sempre. Commozione e rabbia ha suscitato in tutto il Portogruarese, la notizia della morte prematura di Luca D’Orologio. Viveva nella zona di Spareda, sulla strada per Loncon, assieme ai genitori e al fratello maggiore. È morto al Cro di Aviano. Luca era infatti malato di un tumore al cervello. Qualche tempo fa si era ripreso, ma poi la situazione è precipitata, le speranze erano ormai ridotte al lumicino. A lungo gli amici lo hanno incoraggiato, spronandolo a combattere, a guardare alla vita con fiducia; ad andare avanti.

Lui stesso, prima di morire, ha voluto ringraziare i suoi amici per il grande affetto dimostrato. Negli ultimi due mesi però la situazione è precipitata e per Luca non c’è stato nulla da fare. Venerdì alle 19.30 verrà recitato il rosario in suffragio nella Concattedrale di Santo Stefano a Concordia dove sabato alle 15.30 verranno celebrati i suoi funerali. La salma poi verrà tumulata nel cimitero di via San Pietro, a poche centinaia di metri dalla sua abitazione. Luca D’Orologio era molto conosciuto. Frequentava le discoteche e amava la montagna.

Ma soprattutto Luca era un giovane di compagnia, di quelli che riempivano le serate e davano una mano a chi ne aveva bisogno. È figlio di un militare, Pasquale D’Orologio, originario della città di Maddaloni, in provincia di Caserta, piccola culla barocca. Luca era molto legato alle sue origini paterne e tempo fa scrisse su facebook un post commovente dedicato a suo nonno, anch’egli militare. La madre è Annamaria Busellato, dipendente dell’Ipercoop. Il fratello maggiore si chiama Francesco. Ha frequentato l’Ipsia D’Alessi di Portogruaro. La vita di Luca D’Orologio, prima della scoperta del male, era quella di un ragazzo normalissimo, che amava la famiglia e gli amici. Adorava molto ballare, come hanno ricordato in lacrime ieri i suoi conoscenti appena si è diffusa la notizia attorno alle 17. Frequentava tra gli altri il Tio Disco a San Vito e soprattutto il Bar One Day di via Fornasatta a Concordia, il suo paese. Lì lo adoravano. L’esercizio pubblico, gestito da un’amica di lunga data, era il luogo di ritrovo prediletto, quello della compagnia, dei balli, degli scherzi. Il dolore è talmente palpabile che è stato annunciato l'annullamento di una festa programmata per domani, giorno tra l'altro dei funerali.

«Aveva una risata contagiosa», hanno ricordato altri amici che gli volevano bene e che conoscevano le sue drammatiche condizioni fisiche. Gli stessi che per il suo compleanno, per incoraggiarlo, assieme ai familiari avevano preparato un mega striscione che lo invitava a non mollare. Uno dei tanti messaggi di cordoglio, ieri sera, ha ricordato Luca così. “E adesso amico nostro... continua a ballare con noi dal cielo... sarai sempre nel nostro cuore... abbiamo tanti angeli in cielo... e una parte del mio cuore è la con voi....».

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