Muore a 14 anni, indagati sei medici dell'ospedale di Latisana

SAN MICHELE. Sei medici dell’ospedale di Latisana sono indagati per la morte di Veronica Surian. E insieme a loro è stato iscritto nel registro degli indagati anche il coetaneo che sarebbe caduto abbracciato alla ragazza di 14 anni durante la festa per l’ultimo dell’anno organizzata nell’oratorio di via Dante Alighieri a San Michele al Tagliamento, dove abitava la studentessa. Per tutti l’accusa ipotizzata dalla Procura di Udine e dalla Procura dei minori di Trieste è quella di omicidio colposo.
Il pubblico ministero Claudia Danelon e il procuratore dei minori di Trieste, Dario Grohmann vogliono insomma fare chiarezza sulle cause di una morte apparentemente inspiegabile che ha scosso la comunità di San Michele e l’intero Friuli. Sembra infatti che Veronica avesse già accusato uno stato di malessere prima della notte di San Silvestro, ma non aveva voluto mancare alla festa in parrocchia. Lì i ragazzi si sarebbero abbracciati in un momento di euforia, un gesto d’affetto semplice e spontaneo che avrebbe però fatto cadere Verona insieme a un altro ragazzo dopo aver perso l’equilibrio.
Nessuna spinta scherzosa pare e tanto meno l’intenzione di fare male. Fatto sta che i due sono finiti a terra. Un episodio cui inizialmente nessuno ha dato peso. Ma poi Veronica ha preferito tornare a casa prima del previsto perché non si sentiva bene. Un problema che non si è risolto nemmeno nei giorni successivi. I genitori hanno fatto visitare la ragazza alla guardia medica e poi al medico di base che ha suggerito una visita al pronto soccorso.
Veronica è stata visitata nella struttura ospedaliera di Latisana il 2 gennaio e immediatamente ricoverata. Nel corso della giornata però il suo quadro clinico è rapidamente peggiorato e in serata è stata sottoposta a un’operazione. Quando il giorno successivo è stata trasferita d’urgenza al reparto di Terapia intensiva dell’ospedale di Udine le sue condizioni erano già critiche. I medici hanno tentato di tutto per salvarla, ma ormai era troppo tardi: il cuore di Veronica si è fermato l’8 gennaio.
Sembra che all’origine di tutto ci sia stato un problema all’intestino. Ma gli inquirenti vogliono capire se si sarebbe potuto fare di più per salvarla. Per questo è stata disposta l’autopsia che si svolgerà martedì. La Procura ha affidato l’incarico al chirurgo del policlinico di Pordenone, Ernesto Angelucci e al medico legale Antonello Cirnelli. Toccherà a loro chiarire le cause del decesso e cercare di capire se quella caduta possa aver scatenato un crollo così drammatico nelle condizioni di salute della ragazza, ma anche e soprattutto se era possibile intuire la gravità della situazione quando la ragazza si è presentata all’ospedale di Latisana e quindi intervenire in modo più tempestivo.
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