Multe per eccesso di velocità: «Chi le prende vada a confessarsi»

Don Andrea Vena interviene sul bollettino parrocchiale dopo l’installazione di due autovelox sullo stradone per Bibione entrati oggi in funzione: «Correre troppo è un peccato grave»
Don Andrea Vena e il cartello dell'autovelox sulla Regionale 74
Don Andrea Vena e il cartello dell'autovelox sulla Regionale 74

BIBIONE. Chi riceverà la multa vada a confessarsi. Andare troppo veloce sulle strade, violando il Codice della Strada, è un peccato molto grave. Questo concetto lo ha espresso, scrivendolo nell’ultimo bollettino parrocchiale, don Andrea Vena, sacerdote da 15 anni impegnato in missione nella parrocchia di Santa Maria Assunta di Bibione. Don Vena è intervenuto sul tema degli autovelox attivi dalla mezzanotte di oggi sullo stradone per Bibione, la strada regionale 74. Sulla via il limite è di 90 chilometri all’ora. Il collaudo è stato eseguito venerdì e sabato, e nei giorni di sperimentazione un automobilista è stato sorpreso (ma non multato appunto per il collaudo non ancora eseguito) mentre sfrecciava a 200 chilometri all’ora.



«Il comandante della polizia locale», ha riferito don Vena, «mi ha informato in qualità di rappresentante istituzionale della parrocchia che a partire da questa settimana saranno in funzione due autovelox fissi in territorio di San Michele, tra San Michele centro e Marinella entrambi i punti sono segnalati da cartelli azzurri. Pubblico sul bollettino questa notizia con sincero spirito collaborativo nei riguardi della polizia locale, che chiede la massima diffusione della notizia, lasciando poi a ciascuno la responsabilità personale».

Per Don Vena chi pigia il piede sull’acceleratore deve fare ammenda anche di fronte a Nostro Signore e adoperarsi per ricevere il sacramento della Penitenza. «Visto che mi sto rivolgendo ai cristiani della comunità tutta, faccio presente che violare il Codice della Strada, mettendo spesso in pericolo la vita propria e altrui, è un peccato di cui confessarsi».

Sullo stradone di Bibione negli ultimi cinque anni hanno perduto la vita sette persone e da qui la decisione di mettere i due autovelox che hanno creato parecchio malumore in particolare tra gli operatori turistici che parlano di un’altra tassa sui turisti, dopo la decisione di raddoppiare quella si soggiorno. Il timore è quello di fare scappare i turisti a suon di multe e tasse invece di attrarli.

La polemica poi è stata ingigantita dall’autovelox installato dalla Città metropolitana a San Stino che in pochissimo tempo ha staccata migliaia di multe con qualche automobilista particolarmente bersagliato.

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