Multe non pagate, a Musile più di un milione di euro da riscuotere
L’iniziativa rispetto agli anni 2020 e 2021, si tratta per la maggior parte di sanzioni con il velox. La sindaca Susanna: «Da quest’operazione ci aspettiamo di incassare circa il 30% del mandato»

Multe non pagate, il Comune di Musile si affida all’Abaco per la riscossione coattiva.
Sono in arrivo solleciti di pagamento relativi a 2.325 sanzioni per violazioni al Codice della strada, che gli automobilisti non hanno saldato nei tempi previsti.
L’ammontare complessivo da riscuotere è pari a oltre 1 milione 152 mila euro. Si tratta di 1.159 multe non pagate relative al 2020 e 1.166 verbali riguardanti il 2021, per un importo totale delle sanzioni non saldate pari a 739 mila euro. A cui vanno aggiunti interessi e more, così da superare ampiamente il milione di euro.
Le sanzioni non incassate sono il 16% del totale delle multe emesse nei due anni, che sono state 14.990 complessive nel biennio. Dal punto di vista economico, la percentuale sale al 46%, vale a dire 739 mila euro non riscossi su 1 milione 590 mila euro di sanzioni comminate.
Vuol dire che il Comune non incassa, in prima battuta, un po’ meno della metà delle multe erogate.
La discrepanza tra le due percentuali si spiega con il fatto che a non essere pagate spesso sono le sanzioni più salate. Le multe non saldate sono relative per lo più a eccessi di velocità rilevati dall’autovelox, assicurazioni non pagate e revisioni non effettuate.
Dal Comune sottolineano che la percentuale di contravvenzioni non saldate non è troppo elevata e, in ogni caso, non causa ripercussioni sulle casse comunali.
«È bene precisare che questo ammanco non genera un buco di bilancio», spiega la sindaca Silvia Susanna, «perché, in previsione del fatto che si incassi solo una parte delle multe, i Comuni devono già istituire il fondo svalutazione crediti, a cui noi abbiamo fatto l’accantonamento previsto di legge».
In ogni caso, chi riceve una sanzione è giusto che la paghi. Per questo, prima della scadenza dei termini, si provvede alla riscossione coattiva.
«Come modalità di riscossione, di recente siamo passati ad Abaco», conclude Susanna, «Ci aspettiamo di incassare da quest’operazione circa il 30% del mandato a ruolo. Di norma è questo il tasso di riscossione a livello coattivo, perché non è un’operazione così semplice».
Peraltro, si tratta di una percentuale in decisa crescita rispetto al 6% della precedente gestione, a cui si affidava il Comune.
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