Multe a una disabile, il giudice di pace cancella le sanzioni
MESTRE. Ancora una sentenza a favore di disabili che passano sotto le telecamere Ztl di Mestre senza avvisare prima la polizia locale.
La sentenza 1099 del 17 ottobre scorso del giudice di pace di Venezia ha accolto il ricorso presentato dagli avvocati Baldassare e Alberto Mistretta che difendono la signora Elisabetta Puppa, disabile residente a Spinea e titolare di regolare contrassegno europeo. La vicenda risale a maggio 2016. La signora ha appena rinnovato il pass presso il Comune di Spinea e riceve a casa le notifiche di quattro verbali per essere passata con l’auto sotto il varco Ztl di via Colombo. Per il Comune di Venezia si tratta di passaggio non autorizzato.
Tra aprile e maggio 2016 la signora, accompagnata dal figlio, si era recata quattro volte dal commercialista a Mestre per la dichiarazione dei redditi. Il contrassegno disabili era esposto ma per il Comune l’auto è transitata senza permessi e sono scattate le sanzioni e quando la signora Puppa si è rivolta alla polizia Municipale ha scoperto l’esistenza di una ordinanza con cui il Comune di Venezia aveva stabilito l’obbligo, per gli automobilisti che per qualsiasi motivo avessero voluto transitare nelle aree Ztl, di comunicare preventivamente l’ingresso o, in alternativa, di presentare la documentazione giustificativa nel termine di 48 ore dall’avvenuto transito. «Ma le persone disabili, in virtù di una legge dello Stato, sono autorizzate ad accedere senza limitazioni di sorta in qualsiasi Ztl d’Italia», ricordano i legali della donna che ha tentato il ricorso al prefetto, che però lo ha bocciato e ha raddoppiato la sanzione, arrivando ad oltre 700 euro. A questo punto la signora Puppa si è rivolta al giudice di pace con un’istanza di dicembre 2016. Dieci mesi dopo la sentenza le ha dato ragione. Il giudice ha riconosciuto il diritto delle persone disabili di accedere alle Ztl esponendo solo il contrassegno.
Ora le zone a traffico limitato di Mestre sono praticamente tutte spente (tranne quella di via S. Pio X) ma il problema rimane: urge una norma o un sistema che faciliti la vita del disabile alle prese con il traffico mestrino.
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