Multata la “vivandiera” degli ambulanti
JESOLO. Vendeva piatti pronti ai venditori abusivi, denunciata dalla polizia locale "vivandiera" senegalese. E' la seconda in pochi giorni sul litorale jesolano. La donna, una senegalese di 20 anni, D.M.D. era giunta nei pressi della spiaggia con la sua auto, pronta a vendere riso e altri alimenti preparati con cura per connazionali e extracomunitari in genere, a prezzi modici, solo una manciata di euro. Non aveva fatto i conti con la polizia locale, al comando di Claudio Vanin, che ha organizzato dei servizi mirati. Nel baule dell'auto hanno trovato anche della merce contraffatta in particolare delle borse Louis Vuitton, e altri oggetti tutti con griffe falsificata. La donna non aveva documenti e così gli agenti hanno proceduto con l'identificazione. Tutto il materiale è stato invece sequestrato, mentre è stata colpita dalla sanzione di 5.164 euro per la somministrazione irregolare di cibi e alimenti.
È il secondo caso nel volgere di pochi giorni. Già la settimana scorsa gli agenti jesolani ne avevano individuata un'altra con le stesse caratteristiche. I venditori abusivi si sono organizzati per bene. Hanno le loro donne che la mattina si alzano presto per preparare da mangiare e da bere. Con 2 o 3 euro riescono a confezionare cibi pronti a base di riso, pollo, verdure. In questo modo rifocillano i connazionali e alimentano nuovi mercati del tutto irregolari. Ma la polizia locale è organizzata con vari servizi capillari in tutto il litorale. Il comandante Vanin, in ossequio alle direttive del sindaco, Valerio Zoggia, e dell'assessore alla sicurezza, Luigi Rizzo, ha predisposto varie pattuglie agli accessi al mare anche per controllare le fonti di approvvigionamento dei venditori.
Spesso le donne che portano da mangiare, come in questo caso, portano ai compagni anche altra merce da vendere in spiaggia. (g.ca.)
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