Motoscafo centra sandalo: tre vogatori in acqua

Tragedia sfiorata nel canale di Tessera: un mezzo Alilaguna colpisce in pieno la barca della Canottieri Mestre. «Ci siamo gettati per salvarci, correva forte»

VENEZIA. Un mezzo Alilaguna centra un sandalo, tre persone finiscono in acqua: tanto spavento ma per fortuna nessun ferito. L’incidente è successo ieri alle 16.30. Il mezzo Alilaguna, con una sessantina di persone a bordo - circa metà dalla capienza massima del motoscafo - stava percorrendo il canale di Tessera in direzione di Venezia quando ha centrato in pieno il sandalo, con a bordo tre persone, che secondo una prima ricostruzione si sarebbe immesso nel canale dalla secca nelle quale stava procedendo.

Il pilota del mezzo Alilaguna ha poi raccontato di averlo visto immettersi, di esserselo trovato davanti all’improvviso, e di aver cercato di rallentare per evitare l’impatto senza però riuscirsi. Il motoscafo Alilaguna ha centrato in pieno il sandalo - la tradizionale imbarcazione a remi della laguna -, le tre persone che erano a bordo si sono buttate in acqua, salve per miracolo, poi recuperate dall’equipaggio della compagnia, per poi salire a bordo di un taxi che li ha riportati a terra. Tra i tre a bordo del sandalo della canottieri Mestre c’era anche il vogatore Zefferino Pellizzaro, che racconta una versione diversa: «Non ci ha visti, andava a tutto gas, quando abbiamo visto che era a 50 metri da noi e non rallentava ci siamo buttati in acqua, altrimenti non saremmo qui a parlare». I passeggeri del mezzo Alilaguna hanno raccontato di aver sentito un forte colpo a prua, e poi di aver visto la barca a remi spezzata in due mentre affondava, con i tre a mollo in acqua. L’imbarcazione a motore invece non ha subìto danni. Mentre venivano eseguiti i rilievi, i passeggeri sono stati fatti trasbordare su un altro mezzo della compagnia e portati a destinazione. A bordo del mezzo anche un giornalista della Rai, Alberto Bragaglia: «I bambini hanno cominciato ad urlare, poi abbiamo sentito l’urto, ci siamo affacciati e abbiamo visto».

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