Motoscafisti, c'è anche un app anti-vigili
VENEZIA. Onda zero funziona. Anche se le multe in luglio e agosto sono diminuite rispetto ai primi mesi dell’anno. Bilancio positivo dei due mesi di «vigilanza serrata» contro il moto ondoso. E commenti positivi dalle categorie. «Ringraziamo le forze dell’ordine, qualche risultato si è visto», dice il presidente dei gondolieri Aldo Reato, «ma non basta. Bisogna proseguire».
Il 15 settembre scade infatti il termine fissato in estate dal sindaco Luigi Brugnaro. Da sabato i servizi di vigilanza dovrebbero tornare alla normalità. E i controlli di 24 ore sospesi. «Invece bisogna insistere», dice Reato, «in bacino San Marco la presenza della Capitaneria di porto è stata preziosa. La barca funge da deterrente, e tutti vanno più piano. Anche le categorie cominciano a capire che questa città va rispettata. Non è nostra ma del mondo». A San Marco si va più piano. E anche in Canal Grande. Le sanzioni però sono in diminuzione. Un po’ il passaparola – qualche addetto ai lavori ha messo a punto una app che segnala la presenza dei telelaser e dei vigili, avvisando i colleghi – un po’ le direttive arrivate da Ca’ Farsetti di non utilizzare sistemi persecutori e punitivi verso chi lavoro sull’acqua.
"Nei due mesi di onda zero», fa sapere il Comando vigili, «in Canal Grande sono state contestate 290 violazioni. Di queste, solo 89 sono per il superamento dei limiti di velocità. La metà per i motoscafisti (46 multe in due mesi), 6 per il trasporto merci, 37 per il diporto. 29 le multe, un decimo del totale, inflitte in Rio Novo, uno dei canali più trafficati della città dove i residenti hanno presentato un esposto lper violazione delle norme sul rumore. Dall’inizio dell’anno, dicono i vigili, sono state 122.155 le barche controllate in Canal Grande con il sistema del telelaser, con 1604 sanzioni. Fatto curioso, con l’introduzione della vigilanza 24 ore su 24 il numero delle multe invece di aumentare è diminuito. Erano 360 in aprile, 330 in maggio, sono scese a 251 in giugno, addirittura 193 in luglio e 163 in agosto.
Troppo poco per scoraggiare i comportamenti al di fuori della legge? C’è da dire che restano ampie aree di laguna dove i controlli non arrivano e la velocità delle barche continua a provocare problemi. Come Sant’Elena, il canale di Tessera che porta all’aeroporto, il canale delle Navi.
La strada è giusta, insomma. Ma non potrà fermarsi al 15 settembre. «Altrimenti si rischia di tornare indietro», dice Reato. Esperti e associazioni segnalano che in ogni caso il problema del moto ondoso non è dato soltanto dalla velocità. A volte un motoscafo che va più piano può produrre onde maggiori, per il tipo di carena. È il caso di molti Gran Turismo, anche di nuova costruzione, che producono onde strette e alte, pericolose per le piccole barche. Qui i controlli e le norme sono ancora all’anno zero. Secondo i gondolieri la strategia per ridurre onde e moto ondoso in Canal Grande non può prescindere dall’incentivo dell’uso delle barche a remi delle gondole. Nei prossimi giorni sarà inaugurata una nuova gondola da traghetto costruita dal cantiere Crea che entrerà in servizio alla Dogana. Sarà riaperto il traghetto da calle Vallaresso a Dogana, chiuso da tempo. Riaperto anche il traghetto del Carbon, rimasto fermo quattro anni per un pontile pericolante, pur con orari limitati. «Vorremmo riaprire anche gli altri», dice Reato, « servizio ai cittadini, ma anche riduzione della velocità e del moto ondoso».
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