Motoscafisti a noleggio «Tour più cari per i turisti»
Nuove regole per il traffico acqueo: si lamentano tutti, in attesa che le violazioni alle disposizioni - a partire da lunedì - si traducano in sanzioni.
Dopo i gondolieri che protestano per il divieto di attraversare il Canal Grande con i turisti a bordo e per aver perso la precedenza sui mezzi Actv (traghetti esclusi), ora alzano la voce i motoscafisti a noleggio che aderiscono all’Ascom: da una parte sostengono che le nuove regole non diminuiscano il traffico, ma anzi lo facciano crescere nei canali interni; dall’altra annunciano di dover aumentare i prezzi dei loro servizi ai turisti, perché non potendo più passare liberamente in Canal Grande, il giro si fa più ampio. Indice puntato sul divieto di transito nell’area di Rialto tra le 8 e le 12. «Tra le conseguenze», dice il responsabile del trasporto pubblico non di linea Ascom, Valter Cici, «c’è l’aggravamento dei costi della categoria: dobbiamo ridefinire i contratti stipulati con le agenzie turistiche non più adeguati ai nuovi costi, con la conseguente ricaduta dei prezzi sull’utente finale». Così lo spiega: non potendo il servizio di nolo transitare sotto il ponte di Rialto tra le 8 e le 12, se dall'aeroporto la meta è un albergo dopo Rialto, il motoscafo uscito dal rio di Noale dovrà girare a destra e percorrere il Canal Grande fino a Rio Novo per rientrarci quindi all'altezza di San Tomà. «Lo stesso», insiste, «vale per i taxi i quali, anche se hanno completato il servizio, non possono tornare allo stazio passando vuoti sotto il ponte di Rialto. Il risultato è quello di avere maggior traffico e maggiori costi alle agenzie e sugli utenti finali».
Lamentele anche dai piloti Actv: dopo il divieto di incrocio sotto il ponte di Rialto per i vaporetti, è tutto un gran squillare di clacson. «In curva non possiamo vedere se arriva un altro mezzo e certo non possiamo frenare e stare fermi in mezzo al Canale come un bus, soprattutto ora che quattro mega cantieri restringono ancor più il transito», osserva Nevio Oselladore, portavoce del Comitato lavoratori Actv, «sono norme scritte da chi non sa e non vuole confrontarsi: da mesi chiediamo un incontro con il commissario, anche per quanto riguarda i problemi del servizio, già in grave affanno da sovraffollamento: e non è ancora iniziata la vera stagione turistica. Bisogna che tutti - commissario, candidati sindaci, azienda - si impegnino per rivendicare a Roma le deroghe che una città unica come Venezia deve avere per finanziamenti per i servizi pubblici o a pagare saranno i cittadini e a vincere le lobby». L’Ascom chiede il Telepass per monitorare gli ingressi nella Ztl, ma non vuol sentir parlare di Gps a bordo - che evidenzierebbe ogni singola violazione - appellandosi «alla tutela della privacy». (r.d.r.)
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