Motorsport, arrivano i compratori

Due proposte sul tavolo del curatore. Lunedì l’apertura della cassa per 56 persone

Dopo il crac e il buco milionario nei conti aziendali, la notizia attesa dai 56 lavoratori della concessionaria Motorsport è arrivata e fa tirare loro un sospiro di sollievo. Sul tavolo del curatore fallimentare Roberto Ficotto ci sono due proposte irrevocabili di acquisto per l’azienda. Si tratta di due grosse concessionarie venete - al momento top secret - che già sono in possesso del marchio Bmw. Una punta all’acquisizione delle filiali Motorsport di Mestre (in via Orlanda) e Legnaro (Padova), l’altra delle sedi di Villorba (Treviso) e Belluno. «Così verrà salvaguardata tutta l’occupazione», spiega Michele Valentini, sindacalista della Fiom-Cgil che ieri ha prima incontrato il curatore fallimentare e i suoi collaboratori, poi ha tenuto l’assemblea con i dipendenti, «Faremo la trattativa con i due acquirenti quando saranno formalizzati gli atti notarili di acquisto». Se non ci saranno intoppi, servirà all’incirca un mese perché si arrivi alla firma del passaggio alle due nuove proprietà.

Ed è per questo che nelle prossime settimane di transizione è necessario predisporre un ammortizzatore sociale per i 56 dipendenti. Lunedì pomeriggio in Regione è fissato l’incontro per l’apertura della cassa integrazione straordinaria a rotazione sia per i dipendenti con il contratto metalmeccanico, sia per quelli del commercio. L’ammortizzatore sociale verrà attivato per il massimo periodo possibile, ovvero 12 mesi, anche se le prospettive sono di un utilizzo di poche settimane. La rotazione dei dipendenti sarà determinata dalla quantità e dalla tipologia di lavoro necessario. In virtù del fallimento con gestione provvisoria deciso dal tribunale di Venezia, infatti, le filiali di Motorsport sono rimaste aperte, in particolare per quanto riguarda i servizi di officina, mentre nel resto dei comparti l’attività è ridotta al minimo. Tra i nodi da sciogliere nei prossimi giorni c’è quello delle 4 mensilità (novembre, dicembre, tredicesima e gennaio) avanzate dai dipendenti, che dovrebbero essere saldate con i soldi che saranno incassati dal fallimento, oltre che lo stipendio bloccato di aprile, su cui dovrà intervenire il tribunale. «Devo ringraziare i lavoratori che hanno gestito l’azienda e lo faranno nei prossimi mesi, e il curatore con i professionisti», spiega Valentini, «Senza l’impegno di tutti non ci sarebbe stata la gestione provvisoria. Il rischio era che la situazione precipitasse e ci fosse un licenziamento collettivo».

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia