«Moto ondoso, superato ogni limite»
Andrea Martini, presidente della Municipalità, manda un esposto al Comune e ai vigili. «Sicurezza a rischio, intervenite»
«La situazione è fuori controllo. Il Comune deve intervenire. La quantità di traffico acqueo in città è ormai ben oltre il livello di guardia». Il presidente della Municipalità Andrea Martini lancia l’allarme. «Da mesi, da anni», attacca, «parliamo di moto ondoso, di traffico, di sicurezza. Ma non succede nulla. Anzi, il numero delle barche aumenta in continuazione».
Così Martini ha raccolto foto e documentazione e ha inviato un esposto segnalazione al sindaco e ai vigili urbani. «Le ultime denunce ce le hanno inviate alcuni gondolieri e piloti Actv», dice, «riguardano condizioni di pericolo per la navigazione. Soprattutto in alcuni luoghi come San Zaccaria e i canali più trafficati». Di San Zaccaria si era parlato nell’autunno scorso in una assemblea a San Leonardo, promossa dalla Municipalità con il comitato per la Sicurezza della navigazione. «Abbiamo scritto ma non abbiamo avuto mai risposta», denuncia il presidente.
L’elenco delle emergenze intanto si allunga. In Riva Schiavoni decine di Gran Turismo al largo in attesa di attraccare e sbarcare o imbarcare i turisti sono proprio sulla rotta di vaporetti e motoscafi del servizio pubblico. A San Zaccaria, nonostante le denunce, il via vai di gondole e taxi a poppa dei vaporetti continua. In Canal Grande è una lunga scia di barche, moltissimi taxi e motoscafi del noleggio. Che circolano 24 ore su 24, anche in gruppo e in “carovana” – vietata la mattina. In Rio Novo il serpentone di taxi, documentato dallo stesso Martini, passa non sempre rispettando i limiti, davanti al comando della polizia Municipale. Onde, rumore, inquinamento. E danni ai palazzi per un traffico esploso negli ultimi anni, per cui la città d’acqua non è adatta.
In altre città, ricordano i comitati, ci sono limitazioni al traffico. Qui niente. Con la scritta “taxi” motoscafi di ogni tipo vanno su e giù per il Canal Grande, in realtà trasportando comitive di turisti e non svolgendo servizio taxi. Si aggiungono barche da trasporto sempre più necessarie in un città riempita di hotel e affittacamere. I “diportisti” o i meglio i residenti sono meno del 5 per cento del totale. Per loro vale ancora però il divieto di passare sotto il ponte di Rialto fino a mezzogiorno. Controlli sempre meno, visto anche l’organico insufficiente di vigili. Il sistema Argos, telecamere dall’alto, funziona a singhiozzo.
«Compatibilmente con le forze a disposizione», dice il comandante della Polizia urbana Marco Agostini. Sanzioni inflitte, anche se in misura ridotta rispetto alle violazioni. E scattano quando il limite di velocità viene superato, con tolleranza del 2 per cento.
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