Moto ondoso, l'allarme dei gondolieri: è emergenza
Scarseggiano i controlli, tarda l'accordo con Actv per ridurre la velocità. Il presidente della categoria, Reato, denuncia: una gondola ha rischiato di ribaltarsi. La categoria sempre più in fermento si dichiara pronta a nuove proteste
VENEZIA. E' sempre più emergenza moto ondoso. Non più soltanto episodi, ma una situazione che anche ieri ha toccato livelli preoccupanti. Una gondola ha rischiato di rovesciarsi in Bacino San Marco, una topetta nel tratto di laguna tra il Lido e Sant'Elena.
"Ci hanno promesso interventi drastici, aspettiamo con fiducia - dice il presidente dei gondolieri Aldo Reato - ma ogni giorno la situazione peggiora. Se non succede niente siamo pronti alla protesta".
Dopo le proteste e il vertice in Prefettura, la promessa di maggiori controlli e di una "sensibilizzazione" a tutti i conducenti dei mezzi a motore. Tassisti, trasportatori, piloti Actv e dei Gran Turismo. "Tutti devono sapere - dice Reato - che questa città va conservata, e che correndo si risparmiano due minuti ma si producono danni e pericoli".
Un passo importante, atteso nelle prossime ore, è l'accordo tra gondolieri e Actv sulle modalità di approdo dei mezzi ai pontili e sulle velocità di crociera. Nell'area di San Marco in particolare, l'intenso traffico di vaporetti e motoscafi nel periodo estivo produce ingorghi e onde incrociate.
La velocità di crociera dei mezzi stracarichi - quelli di nuova generazione non tengono conto a differenza degli altri della produzione di onde - sta diventando un problema. Come la marcia avanti inserita mentre il vaporetto è ormeggiato. Si producono scie e correnti che ieri hanno rischiato di far rovesciare una gondola con i turisti a bordo. Per i gondolieri del Danieli uscire dalle cavane è diventato un rischio. "Un giorno o l'altro ci scappa il morto" allarga le braccia un gondoliere del Molo.
Onde alte in Bacino. Altissime nel tratto tra il Lido, la Certosa e Murano. Il percorso dei taxi diretti alle vetrerie, dei Gran Turismo, dei mezzi di Alilaguna. "Con Alilaguna ci siamo incontrati e ho trovato molta disponbibilità - dice Reato - così con molti operatori dei taxi e dei Gran Turismo. Dobbiamo costruire una rete di vigilanza e di autodisciplina. Adesso aspettiamo Actv".
Intanto i controlli promessi si fanno attendere. Si vedono i carabinieri e i vigili urbani in Canal Grande, la sera. Ma i tratti più pericolosi (San Marco, Sant'Elena, Fondamente Nuove) sono spesso scoperti. "Eppure - dicono i gondolieri - quando si mettono con il telelaser le velocità diminuiscono". Anche se il rischio è che a essere colpite siano solo le barchette che superano il limite senza produrre onde. Mentre i taxi si passano parola via radio, rallentano e poi accelerano di nuovo.
Funziona anche il sistema radar della Capitaneria in canale della Giudecca, un po' meno quello in Canal Grande. Anche qui ieri mattina caos e barche dappertutto. Si aggiunge alle velocità anche il caos amministrativo, con le proteste dei taxisti per gli scarsi controlli sui motoscafi "abusivi". Si aspetta anche il nuovo piano del traffico, perché quello attuale presenta molti aspetti assurdi, e non limita l'accesso ai rii ai mezzi pesanti come barconi in ferro e motoscafi. Insomma, una situazione esplosiva. Con i gondolieri pronti alla protesta.
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